Alluvione e terremoto: gli ultimi mesi delle Marche riflessi nel lavoro dei Vigili del Fuoco

I Vigili del Fuoco di Ancona hanno eseguito 4.000 interventi negli ultimi mesi per l'alluvione e poi il terremoto che hanno colpito le Marche
MeteoWeb

Il bilancio dell’attività dei Vigili del Fuoco di Ancona, illustrato dal comandante provinciale Pierpaolo Patrizietti, è la cartina tornasole di un 2022 molto difficile per le Marche, colpite negli ultimi mesi da un’alluvione e dal terremoto. 

Oltre 1.450 interventi dopo la devastante alluvione che ha colpito l’Anconetano e il Pesarese il 15 settembre scorso, causando 12 morti e una persona dispersa; più di 2.600 verifiche di staticità di edifici in provincia di Ancona a seguito delle forti scosse sismiche del 9 novembre (le maggiori 5.5 e 5.2 al largo delle coste pesaresi) con 37 edifici dichiarati inagibili e 138 persone sfollate solo nell’Anconetano. In un anno oltre 12mila interventi complessivi (ad esempio ricerca persona, senza contare le singole azioni) che arriveranno a 13mila a fine 2022, a fronte di una media annua di 8.500 (+50%).  

Un tecnico Tas (Topografia applicata al soccorso) dei Vigili del Fuoco di Ancona, è impegnato in questi giorni a Ischia per la drammatica emergenza frane. Con in mente ancora il sisma nel Centro Italia del 2016 (circa 300 morti, 51 ad Arquata del Tronto nell’Ascolano, 65mila sfollati), i Vigili del Fuoco di Ancona, coadiuvati per l’alluvione nel Senigalliese da personale di vari enti, province e altre regioni (Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Veneto, Toscana, Lazio, Campania, Basilicata, Puglia e Calabria) hanno operato senza sosta con le varie specialità (squadre terra, Saf, subacquei, cinofili, elicotteristi, droni ecc.), con l’ausilio di Soccorso Alpino, Cc, Gdf, Croce rossa, Protezione civile, e mantenendo un livello di interventi analogo al 2021 (1.668) per l’attività ordinaria (pareri, sopralluoghi, pubblico spettacolo ecc.).  

Il comandante Patrizietti ricorda un momento in particolare: il salvataggio di Simone Bartolucci, 23 anni, a Barbara (Ancona), rimasto aggrappato per ore su una pianta. In quegli stessi istanti, la madre Brunella Chiù, 56 anni e la sorella Noemi, 17 anni, venivano trascinate via dalla furia del Nevola: Noemi è stata ritrovata senza vita, mentre non c’è ancora traccia di Brunella a quasi 3 mesi dall’alluvione. Ma le sue ricerche continuano: ieri un altro sopralluogo dei Vigili del Fuoco. 

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