Ben 2.200 anni fa un soldato greco, impegnato in una battaglia in quella che è oggi la città israeliana di Yavne, usò la sua fionda per lanciare un proiettile contro le truppe ebraiche asmonee. L’episodio avvenne durante gli scontri che sarebbero poi diventati parte della storia di Hanukkà. A suggerire questo scenario è la scoperta a Yavne di un proiettile da fionda fatto di piombo lungo 4,4 cm, recante un’iscrizione greca che recita: “Vittoria per Eracle e Hauron“.
“Hauron ed Eracle – spiega Yulia Ustinova, docente di archeologia dell’Università Ben Gurion del Negev, che ha decifrato l’iscrizione – erano considerati i divini protettori di Yavne durante il periodo ellenistico. Questa iscrizione su un proiettile da fionda è la prima testimonianza archeologica dei due difensori di Yavne scoperta all’interno della stessa Yavne. Fino ad oggi, la coppia era nota solo da un’iscrizione sull’isola greca di Delos. I proiettili da fionda in piombo sono conosciuti nel mondo antico a partire dal V secolo a.C., ma in Israele ne sono stati trovati pochi con iscrizioni. Le iscrizioni erano un messaggio volto a galvanizzare i guerrieri e spaventare il nemico, nonché un appello che mirava magicamente a dare forza al proiettile della fionda. Erano parte di una sorta di guerra psicologica“.
Come spiegano Pablo Betzer e Daniel Varga, direttori dello scavo per conto della Autority israeliana per le antichità, non c’è modo di sapere con certezza se il proiettile appartenesse o meno a un soldato greco. Secondo loro, è probabile che sia stato usato durante il conflitto tra Greci e Asmonei. “Nel II secolo a.C. – spiegano i due archeologi – la pagana Yavne, alleata dei Seleucidi (i greci che governavano la Terra d’Israele), fu oggetto di attacchi da parte degli eserciti Asmonei che si opponevano all’ellenizzazione“.