Stranezze della natura: le femmine di canguro hanno tre vagine

Non è un fatto molto noto, ma le femmine di canguro hanno ben tre vagine: una delle tre si forma in un'occasione particolare e resta lì a vita
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Tutti sanno che i canguri sono un’icona nazionale in Australia, che sono esperti saltatori, che hanno un marsupio, utile per la crescita degli embrioni e della prole. Ma non tutti, anzi pochi, sanno che i canguri hanno tre vagine.

Come spiega l’esperto di macropodi, il dottor Mark Eldridge, Principal Research Scientist presso l’Australian Museum, “non è molto noto, la maggior parte delle persone non ne ha idea“. “Questo mostra solo quanto siano straordinari i mammiferi e i marsupiali, come fanno le cose in modo completamente diverso“. Per spiegare questa differenza bisogna partire dal sistema riproduttivo femminile umano. Gli esseri umani – e altri mammiferi che hanno la placenta – appartengono a un gruppo chiamato “eutheriani“.

Nei mammiferi euteri vi è una vagina centrale fusa e un singolo utero fuso, che poi sale nelle due tube di Falloppio e fino a ciascuna ovaia“, spiega Mark. “E gli ureteri – che passano l’urina dai reni alla vescica – passano intorno all’esterno dell’utero. Proprio su questo punto i canguri – e la maggior parte dei marsupiali – differiscono. Invece di avere una sola vagina e utero, hanno due paia completamente separate di vagine e uteri“.

Le tre vagine

Gli ureteri in realtà passano attraverso il buco nel mezzo di due vagine“, spiega Mark. “Quindi le due vagine non possono fondersi perché allora i marsupiali non sarebbero in grado di fare pipì, dato che l’urina non avrebbe modo di arrivare alla vescica“. Questo spiega due delle vagine di una femmina di canguro, ma per quanto riguarda la terza?

Incredibilmente, la terza vagina si forma solo quando una femmina di canguro rimane incinta, creando un percorso più diretto per la nascita di un piccolo canguro. “Quindi ci sono la sinistra e la destra – quelle che chiamano vagine ‘laterali’”, riassume Mark. “Il piccolo si sviluppa in uno degli uteri. Poi, quando arriva il momento di partorire, invece di far fare tutto il giro al piccolo attraverso una delle vagine laterali, che sono lunghe e tortuose e molto lunghe, q si apre un nuovo passaggio in mezzo alle altre due vagine“. Quest’ultima si chiama vagina ‘mediale’.

In sostanza, il piccolo nasce da quella vagina perché è più breve da percorrere dato che è in linea retta. L’apertura, poi, rimane aperta e resta lì come una terza vagina per tutte le nascite successive. Lo stesso Mark ammette: “È davvero strano il fatto che un canale possa semplicemente aprirsi attraverso i tessuti femminili e poi rimanere lì come un canale del parto permanente“.

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