Supermercati e siti per acquisti online della Cina sono alle prese con una corsa senza precedenti all’acquisto di pesche sciroppate. Il goloso frutto è considerato infatti, senza alcuna base scientifica, un antidoto efficace al Covid-19 in ragione del loro alto contenuto di zuccheri e vitamina C. Lo riporta oggi il quotidiano “South China Morning Post“, edito a Hong Kong.
In alcune regioni, in particolare nel nord della Cina, le pesche sciroppate vengono considerate anche un rimedio popolare contro il raffreddore, e non a caso sono definite “una medicina magica per i bambini“. Per frenare la corsa, i media di Stato hanno iniziato a pubblicare editoriali e interviste ad esperti sanitari che riducono l’enfasi sul potere curativo delle pesche. Le hanno definite “più simili alla torta che mangi o al te’ con il latte che bevi quando sei stressato“. A dichiararlo al “Quotidiano del popolo“, la principale testata del Partito comunista, è il vicedirettore di un ospedale dello Shaanxi, che concorda con il “Beijing Youth Daily” nell’affermare che le pesche “non hanno alcun valore pratico nella cura delle malattie“.
Con le progressive riaperture decretate dal governo, diversi esperti sanitari stanno dispensando consigli per alleviare i timori della popolazione scarsamente vaccinata. Secondo la società di ricerca britannica Airfinity, la revoca della politica “zero Covid” potrebbe infatti porre una significativa pressione sulle risorse mediche del Paese, che rischia tra gli 1,3 e i 2,1 milioni di decessi.