Clima: nel 2022 con gli eventi estremi perso il 10% dei raccolti

In Italia diversi eventi estremi come siccità, nubifragi, bombe d'acqua, grandinate, bufere di vento e tornado hanno provocato vittime e danni
MeteoWeb

Il cambiamento climatico con l’aumento delle temperature, la siccità ed il moltiplicarsi degli eventi estremi hanno provocato nel 2022 danni in agricoltura che superano i sei miliardi di euro, pari al dieci per cento della produzione nazionale, in un momento particolarmente difficile per l’approvvigionamento alimentare del Paese per l’aumento esponenziale dei costi di produzione dovuto al caro energia“: è quanto ha stimato la Coldiretti in riferimento all’analisi di Legambiente sugli eventi estremi rilevati lungo la Penisola nel 2022. “In Italia dall’inizio dell’anno gli eventi estremi fra siccità, nubifragi, bombe d’acqua, grandinate, bufere di vento e tornado hanno provocato vittime e danni che hanno tagliato i raccolti nazionali e mettono a rischio gli alimenti base della dieta mediterranea con riduzioni che vanno – secondo la Coldiretti – dal 30 per cento per l’extravergine di oliva al dieci per cento per passate, polpe e salse di pomodoro fino al cinque per cento per il grano duro destinato alla produzione di pasta tricolore, nonostante l’aumento delle superfici seminate. Il 2022 – ha continuato la Coldiretti – si classifica come l’anno più caldo mai registrato con una temperatura che nei primi undici mesi e’ stata superiore di 1,06 gradi la media ma le precipitazioni sono stati di quasi un terzo inferiori alla media storica secondo le elaborazioni su dati Isac Cnr che rileva dal 1800. Una situazione difficile che rischia di diventare strutturale in Italia dove la classifica degli anni piu’ roventi negli ultimi due secoli si concentra nell’ultimo decennio e comprende nell’ordine dopo il 2022 il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2020“.

Il cambiamento climatico “è stato accompagnato da una evidente tendenza alla tropicalizzazione che – ha proseguito la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi“.

Gli agricoltori sono già impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti, ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare,” ha affermato il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, sottolineando che “l’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma e’ anche il settore più impegnato per contrastarli“.

Di fronte alla tropicalizzazione del clima occorre organizzarsi per raccogliere l’acqua nei periodi più piovosi per renderla disponibile nei momenti di difficoltà. Per questo – ha concluso Coldiretti – servono interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali, potenziando la rete di invasi sui territori, creando bacini e utilizzando anche le ex cave per raccogliere l’acqua piovana“.

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