“Per rafforzare il monitoraggio sui potenziali rischi legati alla situazione in Cina ho convocato per domani l’unità di crisi come osservatorio del ministero sulla materia“. Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci durante l’informativa al Senato sulla situazione Covid in seguito all’emergenza in Cina. “Ho firmato la proroga dell’utilizzo delle mascherine nelle strutture sanitarie e nelle Rsa fino al 30 aprile prossimo“, ha sottolineato il ministro. L’obbligo di mascherine, ha spiegato il Schillaci, comprende gli ambulatori e gli studi dei medici di medicina generale.
Ad oggi nessuna nuova variante di Sars-CoV-2 è stata riscontrata dal sequenziamento effettuato sui tamponi positivi a Covid-19 dei passeggeri arrivati dalla Cina a Fiumicino. Le prime analisi sono state condotte dall’Inmi Spallanzani di Roma.
Monitoraggio contro il timore della nuova variante
E’ necessario un “costante monitoraggio” nel timore che compaia una nuova variante del virus SarsCoV2, “una variante che vada oltre la Omicron“, ma nello stesso tempo è importante “evitare interpretazioni allarmistiche“. “Al momento – ha aggiunto Schillaci – le varianti che alimentano i casi in Cina sono le stesse che già circolano da tempo a livello globale“.
Dalla Cina varianti e sottolignaggi già in Italia
“I primi risultati di laboratorio evidenziano in CIna la circolazione di varianti e sottolignaggi già presenti nel nostro territorio e questa è la notizia più rassicurante“, ha precisato Schillaci.
In Cina “la riduzione repentina delle misure di restrizione, causata dalla protesta popolare, ha funzionato da innesco perfetto generando inevitabilmente un impressionante numero di nuovi casi (le stime non ufficiali degli osservatori occidentali arrivano a oltre 250 milioni di casi, circa un abitante su cinque), con una previsione a breve di oltre un milione e mezzo di decessi“, ha sottolineato il ministro della Salute.
Schillaci ha parlato di “un percorso tutt’altro che virtuoso, gestito attraverso una politica sanitaria sbagliata: prima condannati ad una dura restrizione delle libertà fondamentali e poi all’esplosione della pandemia a seguito dell’allentamento delle stesse misure restrittive. Una lezione per l’intero pianeta su come non vada mai gestita un’epidemia“.
ECDC: “screening sui viaggiatori dalla Cina è ingiustificato”
Lo screening Covid dei viaggiatori in arrivo nell’Ue provenienti dalla Cina è “ingiustificato“. Lo afferma con una nota il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). I Paesi dell’Unione “hanno livelli relativamente alti di immunizzazione e vaccinazione” e “le varianti che circolano in Cina sono già in circolazione nell’Ue“, spiega l’Ecdc.