Nel pomeriggio di sabato 3 dicembre, i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano, insieme ai militari del SAGF della Guardia di Finanza, hanno recuperato un escursionista, originario della provincia di Siracusa, disperso sul versante nord dell’Etna, a causa delle condizioni meteo proibitive che in queste ore interessano la provincia di Catania.
Alle ore 13.15 circa, giungeva alla Sala operativa del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, una richiesta di intervento da parte della Sala operativa etnea dei VV.FF., per la ricerca di quattro escursionisti siracusani i quali, nonostante le previsioni eteo non favorevoli, avevano deciso di effettuare comunque un’escursione dal Rifugio Citelli a Pizzi Deneri.
Nel corso della gita gli escursionisti, stanti le diverse condizioni di allenamento di ognuno, a causa della scarsa visibilità causata della nebbia e dalle difficili condizioni meteo che andavano peggiorando, hanno perso contatto tra loro e si sono allontanati dal sentiero principale, perdendo i riferimenti per rientrare.
Partito insieme ad altri tre amici in mattinata dal Rifugio Citelli, dunque, dopo avere raggiunto le parti sommitali della Valle del Bove, l’uomo, allontanatosi dal resto del gruppo che nel frattempo riusciva a fare rientro, ha smarrito la traccia del percorso, per l’aggravarsi delle condizioni meteorologiche, con nebbia e fitta grandine, e per il sopraggiungere dell’oscurità.
Le squadre di soccorso del SASS e del SAGF hanno rapidamente raggiunto la zona delle operazioni di ricerca e si sono messe in contatto con il disperso che, fortunatamente, riusciva in tempo reale a fornire le coordinate GPS della sua posizione.
Tracciato ed individuato, è stato raggiunto dai soccorritori nei pressi di Monte Conca, a ridosso degli impianti di risalita di Piano Provenzana, a circa 2100 m slm.
Il malcapitato, ritrovato del tutto bagnato e con i primi sintomi di ipotermia, è stato accompagnato fino a valle fuori dal territorio impervio, e affidato ai sanitari del 118 nel frattempo intervenuti.
Presenti sul posto i Vigili del Fuoco e la Forestale, a supporto delle operazioni di soccorso.
In caso di incidenti su pareti di roccia, sentieri, ambienti impervi, in grotta e gole fluviali o in caso di dispersi in ambiente impervio e ostile, è allertabile il Numero Unico di Emergenza (NUE) 112, chiedendo esplicitamente l’intervento del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico CNSAS. Il NUE112 trasferirà la chiamata di soccorso alla Centrale Operativa 118, la quale provvederà ad allertare il Soccorso Alpino e Speleologico.