Due inchieste, quella della procura di Trapani e quella della commissione nominata dell’Aeronautica Militare, dovranno accertare le cause dell’incidente che ha coinvolto un Caccia Eurofighter della forza armata, precipitato mentre stava rientrando all’aeroporto di Birgi dopo una missione di addestramento. Nell’incidente, il capitano Fabio Antonio Altruda, l’ufficiale 33enne che pilotava il velivolo, ha perso la vita.
I magistrati hanno aperto un fascicolo per disastro aviatorio ed acquisito le immagini riprese da una telecamera di sorveglianza di un’abitazione, in cui si vede un bagliore in cielo e la caduta improvvisa, seguita dall’esplosione dopo l’impatto al suolo. Sarà inoltre sentito nelle prossime ore il pilota dell’altro Caccia che volava accanto a quello di Altruda, l’unico che ha assistito praticamente in diretta all’incidente.
Ci vorrà del tempo per chiarire la dinamica ma l’analisi dei tracciati radar, le ultime comunicazioni con la torre di controllo, la scatola nera, l’esame autoptico dei resti del pilota forniranno elementi utili a determinare le cause del tragico incidente.
Secondo l’ex capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Leonardo Tricarico, le cause potrebbero comunque essere più d’una. “È inusuale la rapidità con la quale l’Eurofighter è precipitato – spiega – ma raramente c’è una sola causa in incidenti di questo tipo. Se ne viene a capo solo dopo che la Commissione tecnica avrà fornito le prime risultanze. E non è detto che la scatola nera possa dare tutte le risposte”. Quello che si può dire al momento, è l’opinione del generale, “è che l’Eurofighter è un aeroplano maturo. Se avesse problemi tecnici, nei vent’anni di operatività sarebbero emersi. Per il precedente di Terracina, nel 2017, è emerso un errore umano”. E dunque “potrebbero esserci anche delle concause: pilota affaticato, condizioni meteo, avaria, ecc”. Di sicuro, conclude, “il pilota non lascia il suo velivolo a cuor leggero, Se c’è un’emergenza pensa ad evitare danni ed a portare in salvo l’aereo se c’è anche una minima possibilità di farlo: l’incolumità personale è l’ultimo pensiero”.