Nuovi dati sulla forma dei polpastrelli e delle squame dei piedi dei primi teropodi volanti sono stati presentati in un articolo di Nature Communications questa settimana. I teropodi sono un gruppo di dinosauri a tre dita che include Tyrannosaurus Rex, Velociraptor e uccelli. I risultati dello studio aiutano a migliorare la comprensione del comportamento e degli stili di vita dei parenti estinti degli uccelli viventi. Si indaga in particolare le loro capacità di afferrare e cacciare.
È noto che la forma e le dimensioni dei piedi degli attuali uccelli corrispondono alle loro capacità di salto, appollaiarsi, guadare, nuotare, arrampicarsi e afferrare. La forma di artigli, ossa e articolazioni può essere utilizzata per dedurre la funzione di queste stesse caratteristiche nei fossili dei primi teropodi volanti. Sebbene la funzione dei tessuti molli dei piedi, come i polpastrelli e le scaglie, sia nota negli uccelli vivi, spesso non sono conservati nella documentazione fossile, rendendo difficile dedurre il loro scopo nelle specie estinte.
Lo studio sui dinosauri volanti
Michael Pittman e colleghi hanno esaminato i dettagli dei tessuti molli dei piedi di 12 esemplari fossili relativi a 8 parenti di uccelli viventi. Sono inclusi tra questi anche piccoli uccelli precoci delle dimensioni di un corvo come Anchiornis e Confuciusornis, nonché il parente stretto Microraptor. Hanno quindi combinato questi dati con le misurazioni degli artigli e delle ossa fossilizzati.
Secondo gli autori, i fossili con adattamenti del piede simili, come i piedi convessi e arrotondati ben sviluppati trovati nel Microraptor, usavano i loro piedi per cacciare le prede in modo simile ai rapaci moderni, come i falchi. I fossili con i cuscinetti dei piedi appiattiti, come Anchiornis, usavano i piedi per uno stile di vita più basato sul terreno. Alcune specie potrebbero persino averli usati per la manipolazione del cibo, come osservato nei pappagalli viventi. Tuttavia, non tutti i fossili esaminati corrispondevano esattamente agli esempi di uccelli vivi. Se ne deduce che specie estinte, come Sapeornis, potrebbero aver mostrato alcuni comportamenti e stili di vita che oggi non possiamo identificare negli uccelli viventi.
Le conclusioni
I risultati suggeriscono che c’era una diversità inaspettata negli adattamenti legati al comportamento e allo stile di vita dei teropodi volanti man mano che la loro capacità di volo si sviluppava. Vi erano inoltre adattamenti complessi negli uccelli non volanti, che sono simili agli uccelli predatori viventi.