Gli attivisti di Extinction Rebellion fermati per “possesso di armi”: volevano colpire il Grattacielo di Intesa

Circa 12 attivisti di Extinction Rebellion denunciati per "possesso di armi": avevano estintori pieni di vernice da spruzzare sulle vetrate del grattacielo di Intesa-Sanpaolo
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Volevano compiere una nuova azione dimostrativa nei confronti di Intesa-Sanpaolo colpendo il Grattacielo ma sono stati fermati dalle Forze dell’ordine. L’episodio è avvenuto oggi al gruppo ambientalista Extinction Rebellion che era pronto ad un’azione dimostrativa nella sede del gruppo bancario. La Digos ha sequestrato gli strumenti che dovevano essere utilizzati per la dimostrazione (bombolette, vernice rossa e manifesti).

Extinction Rebellion ha scritto su Facebook: “Oggi doveva esserci un’azione dimostrativa, totalmente simbolica, nei confronti di Intesa-Sanpaolo, allo scopo di denunciare i continui investimenti in petrolio, gas e carbone. L’azione, tuttavia, non è mai iniziata. Un imponente dispiegamento di forze dell’ordine ha infatti rastrellato a tappeto tutto il quartiere del grattacielo. Chiunque fosse un volto legato a Extinction Rebellion è stato fermato, identificato, perquisito e denunciato. Nonostante non ci sia stata nessuna manifestazione e nonostante molte delle persone fermate si trovassero al bar, in strada e al parco, sta arrivando in questo momento una pioggia di denunce per ‘manifestazione non preavvisata’ e ‘possesso d’armi’. Ripetiamo: possesso d’armi. Anche chi aveva un semplice volantino in mano o una locandina. Una persona è anche stata portata in Questura per accertamenti“, concludono dal gruppo ambientalista.

Secondo le informazioni ufficiali fornite dalla Questura, circa 12 attivisti sono stati denunciati per manifestazione non autorizzata (Art. 18 TULPS) e possesso di armi (Art. 5, legge 110/75). La Questura di Torino ha quindi considerato come armi estintori pieni di vernice da spruzzare sulle vetrate.

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