IRIDE, uno tra i più importanti programmi spaziali satellitari europei di Osservazione della Terra – sarà realizzata in Italia su iniziativa del Governo grazie alle risorse del PNRR e sarà completata entro il 2026 sotto la gestione dell’ESA – European Space Agency – e con il supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).
La costellazione, insieme ad altri sistemi spaziali nazionali ed europei, supporterà anche la Protezione Civile e altre Amministrazioni per contrastare il dissesto idrogeologico e gli incendi, tutelare le coste, monitorare le infrastrutture critiche, la qualità dell’aria e le condizioni meteorologiche. Fornirà, inoltre, dati analitici per lo sviluppo di applicazioni commerciali da parte di startup, piccole e medie imprese e industrie di settore.
IRIDE è un sistema end-to-end costituito da un insieme di sotto-costellazioni di satelliti LEO (Upstream Segment), dall’infrastruttura operativa a terra (Downstream Segment) e dai servizi destinati alla Pubblica Amministrazione italiana (Service Segment). Essendo basata su una serie di strumenti e tecnologie di rilevamento diverse, la costellazione IRIDE sarà unica nel suo genere; spazia dall’imaging a microonde (tramite Radar ad Apertura Sintetica, SAR), all’imaging ottico a varie risoluzioni spaziali (dall’alta alla media risoluzione) e in diverse gamme di frequenza, dal pancromatico, al multispettrale, all’iperspettrale, alle bande dell’infrarosso.
Pertanto, IRIDE può essere considerata come “una costellazione di costellazioni”.
I primi contratti, per lo sviluppo di due componenti della costellazione, sono stati firmati il 3 dicembre alla Fiera di Roma, nella Hall 10, durante NSE New Space Economy European Expoforum, appuntamento annuale ideato e organizzato da Fondazione E. Amaldi e Fiera Roma. Alla cerimonia di firma erano presenti il Direttore dei Programmi di Osservazione della Terra dell’ESA e Capo dell’ESRIN, Simonetta Cheli, il Capo dell’Ufficio per le Politiche Spaziali e Aerospaziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Elena Grifoni Winters, in rappresentanza del Governo italiano, e il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia. La firma dei contratti è avvenuta tra l’ESA e le industrie Argotec e OHB Italia, rappresentate rispettivamente da David Avino (Amministratore delegato di Argotec) e da Roberto Aceti (Amministratore delegato di OHB Italia).
Le attività/contratti in oggetto sono:
- Missione Multispettrale ad Alta Risoluzione, di Argotec (Torino). Il contratto prevede lo sviluppo e la consegna di un primo lotto di 10 satelliti (e lo sviluppo del relativo Flight Operation Segment, FOS) entro novembre 2024 con l’opzione negoziata per un secondo lotto di 15 satelliti, da consegnare entro novembre 2025. Il team industriale guidato Argotec comprende i partner Officina Stellare e Rhea System.
- Missione Multispettrale ad Alta Risoluzione, di OHB Italia (Milano). Il contratto prevede lo sviluppo e la consegna di un primo lotto di 12 satelliti (e lo sviluppo del relativo Flight Operation Segment, FOS) entro novembre 2024 con l’opzione negoziata per un secondo lotto di 12 satelliti, da consegnare entro novembre 2025. Il team industriale guidato da OHB Italia comprende i partner OPTEC, Telespazio e Aresys.
L’attuale accordo ha un valore totale di 68 milioni di euro per 22 satelliti, di cui 10 realizzati da Argotec e 12 realizzati da OHB Italia.
Entro la fine del 2025, con l’affidamento opzionale del secondo lotto di satelliti, la combinazione delle due costellazioni consentirà la rivisitazione giornaliera di ogni località in Italia con una distanza di campionamento al suolo (GSD) dell’ordine di 2 metri.
Ciò rappresenterebbe un investimento di circa 126 milioni di euro.