Giornata Nazionale dello Spazio, Urso: “settore strategico per il nostro Paese, necessita legislazione”

Il ministro ha parlato dell’importanza di una riflessione sull’assetto giuridico del settore auspicando “una riforma complessiva della normativa dello spazio”
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Il ministro Adolfo Urso ha partecipato stamattina alla seconda Giornata nazionale dello Spazio 2022 organizzata da Fondazione Leonardo. Il Ministro per le Imprese e il Made in Italy con delega allo spazio ha ricordato durante il suo intervento come “Oggi lo Spazio è diventato per il Paese uno dei comparti più strategici, sia per il nostro sviluppo economico, che sul fronte della competitività internazionale”.

Urso ha ricordato come solo poche settimane fa durante la Ministeriale Esa di Parigi, grazie a un intenso lavoro con i principali partner europei, l’Italia ha dimostrato tutta la sua ambizione e la sua straordinaria competenza nel settore spaziale. “il nostro Paese – ha commentato il Ministro – avrà sempre più un ruolo da protagonista attraverso la sua competenza fatta di solide capacità industriali, del contributo di numerose PMI e di un ecosistema nazionale estremamente dinamico e competitivo”.

Il ministro ha parlato dell’importanza di una riflessione sull’assetto giuridico del settore auspicando “una riforma complessiva della normativa dello spazio”. Un assetto nazionale che dovrà rientrare in un complessivo riordino della governance globale che va ripensata rispetto al passato”.

Durante la Ministeriale infatti l’Italia ha aumentato significativamente il suo impegno per il settore attraverso sforzi congiunti con i partner europei. Il budget complessivo dei 22 Stati membri è oggi di 16,9 miliardi di euro, con un incremento di circa il 17% rispetto al risultato della Ministeriale precedente. Il contributo italiano al nuovo ciclo di programmi dell’Agenzia Spaziale Europea, sarà di 3,1 miliardi di euro in cinque anni. Un aumento importante che riconferma l’Italia come il terzo Paese contributore al budget ESA, e tutela gli interessi dell’intera filiera industriale, dell’innovazione e della ricerca.

Urso ha anche ricordato come oltre a finanziare con coerenza la continuazione dei programmi a lungo termine nei settori di punta – Lanciatori, Osservazione della Terra, Esplorazione – l’Italia ha anche sostenuto nuove iniziative tra cui: Secure Connectivity, un programma dell’EU che fornirà connessioni satellitari sicure fra governi, ma anche per utenti commerciali, con connessioni high-speed e broadband che copriranno le zone morte; e Moonlight, dove UK ed Italia hanno impegnato fondi per il suo sviluppo e che permetterà di stabilire servizi di telecomunicazione satellitare e navigazione sulla Luna, essenziali per future attività commerciali sul nostro satellite naturale.

Il ministro ha infine sottolineato la necessità di affrontare le criticità in materia di sicurezza dei dati che nel futuro saranno affidati quasi esclusivamente alle costellazioni satellitari ed alle stazioni a terra. “Criticità ancor più attuali nel contesto di crisi sistemica globale che stiamo vivendo a seguito della guerra scatenata dalla Russia in Ucraina” – conclude Urso.

Saccoccia (ASI): “bene la regolamentazione delle attività spaziali”

Oggi c’è stata una bellissima iniziativa, in occasione della Giornata Nazionale dello Spazio, per guardare alla necessità di una legislazione relativa alle attività spaziali. Ne abbiamo già una legata alla governance, ma più si è importanti in questo settore, più c’è bisogno di dare regolamentazione“.

Così, il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia, durante la cerimonia di chiusura a della mostra “Exploring Moon to Mars” – allestita nel centro di Roma dall’Agenzia Spaziale Italiana in collaborazione con l’ESA, l’INAF, con il supporto di Leonardo e Thales Alenia Space Italia e il patrocinio di Roma Capitale – riferendosi all’iniziativa presentata oggi alla Camera per lo studio di una legislazione organica di riferimento sull’aerospazio.

Oggi spazio vuol dire fare spazio come Istituzioni ma anche come privati – ha sottolineato Saccoccia – vuol dire guardare all’utilizzo di risorse extra planetarie, andare a fare attività di servizi in orbita, di manutenzione, di logistica”. Secondo il presidente dell’ASI, dunque, “occorre avere anche un frame di regolamentazione“.

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