Giovane salvata a Calcata: il racconto dei soccorritori

Una giovane di 19 anni è rimasta sospesa su uno sperone di roccia e si è aggrappata alla vegetazione: era su un precipizio di circa cinquanta metri
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L’intervento è stato molto complicato, poiché la ragazza – dopo essere caduta – si è letteralmente aggrappata alla vegetazione. Era su un precipizio di circa cinquanta metri“. E’ questo il racconto degli operatori dei vigili del fuoco che ieri sera a Calcata, nel Viterbese, hanno salvato la vita a una ragazza di 19 anni rimasta sospesa su uno sperone di roccia. La caduta è avvenuta dopo che la ragazza è scivolata dalla zona di confine del centro storico verso la forra sottostante, facendo un volo di una decina di metri. La giovane, di Aprilia, era giunta nella Tuscia per fare visita a dei conoscenti.

I colleghi appena arrivati sono riusciti a calare un operatore e a bloccare la ragazza per evitare la caduta nel precipizio. L’ingresso di Calcata – proseguono nel racconto i pompieri – è accessibile soltanto a piccoli mezzi, perciò dalla piazza del paese abbiamo dovuto prendere tutta l’attrezzatura e trasportarla sul luogo, a circa duecento metri. Dopodiché dall’alto è stata calata la barella. Ci siamo trovati la ragazza aggrappata alla sporgenza di circa 30 centimetri“.

L’ho vincolata a me – precisa un altro vigile del fuoco, protagonista anche lui del salvataggio in extremis – quando è stata calata la barella è stato difficile adagiarci la ragazza. Era in uno stato di agitazione“. “Il collega per tranquillizzarla ha scambiato alcune parole, come se fossero sulla piazza anziché sulla parete. Un dialogo continuo fino alla risalita“, hanno concluso.

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