Al via l’installazione del più grande radiotelescopio del mondo

SKA sarà il più grande network di radiotelescopi del mondo, costituito da due reti di antenne e infrastrutture distribuite su tre continenti e in entrambi gli emisferi
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E’ iniziata oggi ufficialmente l’installazione del più grande radiotelescopio al mondo che abbraccerà due continenti, dall’Australia al Sudafrica, e potrà osservare lo Spazio profondo per catturare l’intero universo osservabile. Lo Square Kilometre Array (SKA) sarà basato in due remoti osservatori, nell’entroterra del Western Australia e nella regione Karoo del Sudafrica, in reti di telescopi combinati per produrre una superficie di raccolta di circa un km quadrato. La direttrice Sara Pearce ha dichiarato alla cerimonia di inizio dei lavori che l’osservatorio “definirà i prossimi 50 anni per la radioastronomia, mappando la nascita e la morte di galassie, cercando nuovi tipi di onde gravitazionali ed espandendo il confini di ciò che sappiamo dell’universo“.

Il progetto, Square Kilometre Array Observatory, costituisce una collaborazione fra 16 Paesi con quartier generale nel Regno Unito.

Che cos’è lo Square Kilometre Array

SKA sarà il più grande network di radiotelescopi del mondo, costituito da due reti di antenne e infrastrutture distribuite su tre continenti e in entrambi gli emisferi. Le due reti, composte da centinaia di antenne a parabola a media frequenza e da migliaia di antenne a bassa frequenza, saranno distribuite su una superficie di centinaia di chilometri in Australia e Sudafrica, mentre il quartier generale si trova già nel Regno Unito. Le antenne di SKA saranno fondamentali per la fisica del XXI secolo e si uniranno a progetti come il James Webb Space Telescope della NASA, il Large Hadron Collider del CERN, il rilevatore di onde gravitazionali LIGO e il reattore a fusione ITER.

Il grande radiotelescopio SKA aiuterà gli scienziati a colmare lacune fondamentali nella nostra comprensione dell’Universo, consentendo agli astronomi dei Paesi partecipanti al progetto di studiare le onde gravitazionali e testare la teoria della relatività di Einstein in ambienti estremi, indagare sulla natura dei misteriosi lampi radio veloci, conosciuti anche come Fast Radio Burst (FRB), mappare centinaia di milioni di galassie e cercare segni di vita extraterrestre.

Per fare tutto questo saranno necessari due dei super computer più veloci del mondo, in grado di elaborare una enorme quantità di dati provenienti dai telescopi: circa 600 petabyte che dovrebbero essere archiviati e distribuiti alla comunità scientifica mondiale ogni anno. Praticamente l’equivalente dei dati provenienti da oltre mezzo milione di computer portatili.

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