A Ischia ci si prepara alla seconda notte di allerta. Dovranno trascorrere tutta la notte fuori casa gli sfollati della zona rossa di Casamicciola. La decisione si è resa necessaria dopo la proroga dell’allerta meteo fino alle 16 di domenica. Ieri, l’evacuazione di centinaia di persone dalle proprie abitazioni, si è conclusa nel migliore dei modi. “Un lavoro difficile e ben fatto“, commenta il commissario della protezione civile Giovanni Legnini.
Oggi la pioggia ha concesso una tregua, ma ci si augura che l’allarme possa cessare domani pomeriggio. Da questa notte trovano ospitalità negli alberghi 417 persone, comprese quelle già sfollate subito dopo l’alluvione. I residenti stimati nella zona rossa superano il migliaio, quindi si calcola che in circa 600 abbiano trovato una sistemazione autonoma. Sono 54 le famiglie, circa 150 persone, che ieri sera non hanno però voluto lasciare l’area a rischio. L’ordinanza di sgombero non è coattiva, per questo motivo i vigili hanno solo informato e cercato di persuadere. Una quarantina di famiglie si sono allontanate, ma alcuni non hanno voluto lasciare le proprie abitazioni.
“Non ci siamo mossi nemmeno dopo il terremoto del 2017. Ormai piove poco, ci sentiamo al sicuro, il peggio è passato“, dicono a chi chiede loro se si sentano tranquilli. Casamicciola sta dunque affrontanfo una seconda notte di attesa e di possibile emergenza.
La tregua del maltempo intanto ha consentito di riprendere il lavoro di ricerca della 31enne Maria Teresa Arcamone, ultima persona dispersa oltre le 11 vittime già recuperate. La giovane lavorava come barista, usciva di casa alle cinque del mattino e si ipotizza sia stata travolta dal fango mentre si trovava in strada. Oggi è stata recuperata la sua auto, una Fiat Panda, ma del corpo ancora nessuna traccia.