Il Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologia, Arcangelo Francesco Violo, ha svolto un’audizione presso la Commissione Ambiente della Camera stamane, 12 dicembre 2022. Argomento è stata la Conversione in legge del D.L. 3 Dicembre 2022, n. 186 recante interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi eccezionali verificatisi nel territorio dell’Isola di Ischia a partire dal 26 novembre.
Nel corso dell’audizione, in riferimento al disegno di legge, la Rete Professioni Tecniche ed il Consiglio Nazionale dei Geologi hanno formulato, insieme, alcune proposte volte a migliorare in particolare l’ambito dell’art. 5, che riguarda il Fondo regionale di protezione civile (previsto dall’art. 45 del codice della protezione civile, di cui al decreto legislativo 2 gennaio 2018, n.1), al fine di promuovere il potenziamento del sistema di protezione civile delle regioni e degli enti locali.
“La tragedia di Ischia ci ha insegnato che è necessario supportare gli enti locali ed in particolare i comuni per la redazione ed aggiornamento dei Piani di Protezione Civile e per la istituzione dei Presidi Territoriali” ha dichiarato il Presidente Violo.
Questo anche alla luce del fatto che “Rispetto ad alcuni anni fa, le difficoltà registrate in merito all’attuazione degli interventi sono più organizzative che non finanziarie: spesso le risorse ci sono, non vengono spese perché non collegate a progetti cantierabili, bensì basati su ipotesi progettuali che poi vengono disattese, sia per cambi di indirizzo politico che per difficoltà autorizzative” prosegue il Presidente.
Nel suo intervento Violo ha ribadito l’importanza dell’attuazione dei piani pluriennali “che prevedano sempre di più l’impiego di risorse dedicate alla realizzazione di interventi di tipo strutturale, cioè opere ed interventi di sistemazione e di consolidamento delle frane, utili ad evitare che i fenomeni si verifichino, si riattivino o comunque a mitigarne gli effetti” senza tralasciare il valore delle azioni non strutturali “Gli interventi di tipo strutturale da soli non bastano a dare soluzione a tutte le criticità presenti sul territorio: occorre dunque realizzare anche una serie di azioni e interventi non strutturali, mediante i quali contribuire significativamente alla prevenzione delle conseguenze dei dissesti ed operare una corretta gestione del rischio idrogeologico”.
Tra le azioni da approntare sul territorio, il CNG segnala non solamente la necessità del Presidio Territoriale che “costituisce una delle principali attività da mettere in campo per una capillare ed efficace azione di prevenzione non strutturale sul territorio”, ma anche la redazione di un Fascicolo digitale delle costruzioni “per semplificare e velocizzare l’azione della PA, sia per garantire ai cittadini una conoscenza approfondita degli edifici in cui vivono o svolgono le loro attività quotidiane”.
Inoltre, il CNG e la Rete Professioni Tecniche – proprio in ottica di un approccio multidisciplinare fondamentale per la buona riuscita delle politiche da impostare per la tutela del territorio – hanno proposto anche i seguenti interventi:
- Aggiornamento e approfondimento continuo dei Piani di Assetto
- Idrogeologico e di Gestione delle Alluvioni.
- Adeguamento della Pianificazione Urbanistica Comunale.
- Redazione ed Attuazione dei Piani di Protezione Civile
- Informazione alla cittadinanza
- Manutenzione estensiva del territorio
“Sappiamo quanto è importante la conoscenza del territorio per intraprendere, anche con strumenti di monitoraggio innovativi le azioni più adeguate alla prevenzione e, in particolare, alla salvaguardia della vita umana” ha concluso Violo.