Il bilancio nero del 2022: in Italia avvelenati 45 mila cani

Sono 45.000 i cani avvelenati in Italia nel 2022, con Calabria e Sicilia al primo posto con i numeri più alti di casi di avvelenamento
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L’associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (AIDAA) ha presentato le anticipazioni del dossier avvelenamenti che riguardano i cani nel 2022. Il dossier è realizzato da Italambiente sui dati degli articoli pubblicati da oltre 300 giornali nazionali e loccali sia cartacei che online. Purtroppo dopo un inizio anno in cui la curva sembrava in discesa, negli ultimi mesi la situazione è peggiorata ed al 10 dicembre risultano avvelenati oltre 45.000 cani con un leggero incremento rispetto allo scorso anno e con un dato spaventoso riguardo le morti dei cani avvelenati, che raggiungono al momento la quota di 2.700 di cui il 23% di proprietà.

Quest’anno gli avvelenamenti hanno riguardato molti cani da caccia e da tartufo. Per quanto riguarda le sostanze utilizzate la classifica è guidata da topicidi e bocconi avvelenati con diversi veleni. Oltre 300 i cani che hanno rischiato la vita o sono morti di una morte atroce dopo aver ingoiato bocconi farciti da chiodi e puntine. Secondo queste anticipazioni, inoltre, le regioni dove si sono registrati i numeri maggiori di cani randagi e di proprietà sono la Calabria e la Sicilia, con oltre 3500 cani a testa. Per quanto riguarda i cani da caccia e tartufo il record spetta alle regioni del Centro Italia con il record in Umbria e Toscana.

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