Inaugurata la mostra “Exploring Moon to Mars”: “torniamo sulla Luna per restare, poi puntiamo Marte”

La Luna e Marte "sono gli obiettivi più visibili e che generano maggiore ispirazione per chi si occupa di attività spaziali", ha detto Giorgio Saccoccia all'inaugurazione di "Exploring Moon to Mars"
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Una mostra dedicata a Marte e alla Luna la trovo assolutamente appropriata in un momento in cui l’Italia dello spazio è un leader in questo settore. È uno dei temi di maggior attenzione delle attività spaziali italiane e quindi è giusto raggiungere i cittadini raccontando cosa rappresentano questi due pianeti”. Lo dice Giorgio Saccoccia, Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), durante l’inaugurazione della mostra Exploring Moon to Mars, promossa dall’ASI con il patrocinio di Roma Capitale, in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e il supporto di Leonardo e Thales Alenia Space Italia.  

La Luna e Marte “sono gli obiettivi più visibili e che generano maggiore ispirazione per chi si occupa di attività spaziali. Sulla Luna ci siamo già stati come esseri umani alla fine degli anni ’60, ma l’idea adesso è di tornare per restare. Sviluppare infrastrutture, architetture dove si possa abitare, operare, fare scienza, sviluppare anche un’economia spaziale. Marte rimane l’obiettivo successivo. L’idea di arrivare a conquistare Marte riuscendo a portare lì l’essere umano vuol dire promuovere gli obiettivi più spinti di innovazione tecnologica e capacità di questa umanità di andare oltre quello che è stato fino a ora la nostra culla”, conclude Saccoccia.  

Gotor: “una mostra per raccontare la conquista della Luna e il sogno di Marte”  

Siamo nel centro di Roma a piazza San Silvestro e questa mostra racconta i tentativi che stiamo facendo per arrivare su Marte passando per la Luna”. Lo dice Miguel Gotor, assessore alla Cultura del Comune di Roma durante l’inaugurazione della mostra Exploring Moon to Mars. “Da studioso della Storia degli anni ’60 – continua l’assessore – mi è capitato più volte di leggere in emeroteca i settimanali di quegli anni in cui veniva raccontato un orizzonte di attesa che dava per già fatto una conquista della Luna, con dei campi base, tanti abitanti umani e coltivazioni in serre. Questo non è successo. Ho chiesto agli scienziati qui presenti le motivazioni e mi hanno spiegato che sono tanti i fattori, una volta finita la competizione innescata dalla Guerra Fredda è scemato l’interesse, poi nel 1994 l’interesse verso la Luna è ripreso”.

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