La NASA conferma: “c’è un foro sulla Soyuz, potrebbe essere stato un micrometeoroide”

La collisione da parte di un detrito è una delle ipotesi più probabili della perdita osservata sulla capsula russa Soyuz
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A seguito di ispezione è stata accertata la presenza di un piccolo foro sulla capsula Soyuz attraccata alla Stazione Spaziale Internazionale.

Il refrigerante della Soyuz è fuoriuscito nella notte tra il 14 e 15 novembre ora italiana, mentre due cosmonauti si stavano preparando per eseguire una passeggiata spaziale (che è stata cancellata). Nei giorni successivi, l’agenzia spaziale russa Roscosmos ha cercato di individuare la causa e le conseguenze della perdita, con l’aiuto dei partner della ISS.

Tra le altre cose, è stata effettuata un’ispezione nella zona interessata della capsula, utilizzando telecamere montate sull’enorme braccio robotico Canadarm2. L’indagine, che si è conclusa domenica, ha fornito alcuni preziosi indizi, ha annunciato la NASA nelle scorse ore.

È stato osservato un piccolo foro e la superficie del radiatore attorno a questo ha mostrato scolorimento,” hanno spiegato i funzionari della NASA. “Roscosmos sta valutando le immagini per stabilire se questo foto potrebbe essere il risultato di detriti micrometeoroidi o se è uno dei fori di sfiato del radiatore“.

La collisione da parte di un detrito è una delle ipotesi più probabili.

Perdita sulla Soyuz, incognita sul rientro di 3 astronauti

La Soyuz, nota come MS-22, ha trasportato i cosmonauti Sergey Prokopyev e Dmitry Petelin e l’astronauta della NASA Frank Rubio alla ISS a settembre. E’ anche il mezzo di ritorno previsto per il rientro del trio sulla Terra a marzo.

Roscosmos sta attualmente valutando se il veicolo, che apparentemente non ha più refrigerante, sarà all’altezza del compito. Una decisione è attesa entro la fine del mese.

Se MS-22 non sarà ritenuta idonea al volo, un’altra Soyuz verrà lanciata dal cosmodromo russo di Baikonur in Kazakistan per portare a casa Prokopyev, Petelin e Rubio, hanno precisato i funzionari russi.

La Soyuz è una delle due navicelle spaziali che attualmente trasportano gli astronauti da e verso la ISS, insieme alla capsula Crew Dragon di SpaceX.

Un altro taxi potrebbe presto unirsi alla flotta. La capsula Starliner di Boeing ha condotto un volo di prova senza equipaggio verso il laboratorio orbitante a maggio e potrebbe fare volare astronauti per la prima volta ad aprile.

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