Pichetto: “rigassificatori di Piombino e di Ravenna necessari, nessuna preclusione sul nucleare”

Per raggiungere "l'indipendenza energetica è necessario parlare, senza pregiudizi, di nucleare e delle opportunità ad esso connesse", afferma il Ministro Pichetto
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Il conseguimento da parte del nostro Paese dell’indipendenza energetica rende imprescindibile il ricorso alle fonti rinnovabili. Oggi produciamo due terzi dell’energia con fonti fossili e un terzo con rinnovabili. Nel 2030 l’obiettivo è ribaltare questi valori. Speriamo che i fossili poi non siano più carbone e petrolio, ma soprattutto gas”. Lo ha dichiarato oggi il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, davanti alle Commissioni riunite Ambiente e Attività produttive, presentando le linee programmatiche del suo dicastero.  

Per raggiungere “l’indipendenza energetica è necessario parlare, senza pregiudizi, di nucleare e delle opportunità ad esso connesse” e “io non ho alcuna preclusione sul nucleare che, invece, mi sembra possa rispondere in maniera efficace al raggiungimento degli obiettivi di neutralità tecnologica. Per quanto riguarda lo stato delle competenze – aggiunge Pichetto – restano in capo all’Enea quelle sulla ricerca e l’impiego dell’energia nucleare, in particolare si auspica che nell’arco di 10-15 anni possa essere implementata la tecnologia di quarta generazione, che sarà un vettore tecnologico di transizione propedeutico all’approccio finale alla fusione“. 

Pichetto: “dai rigassificatori di Piombino e Ravenna 10 miliardi di metri cubi di gas” 

Per garantire la sicurezza energetica al Paese in questa delicata fase storica i rigassificatori di Piombino e di Ravenna sono necessari, ed è importante che siano realizzati nel più breve tempo possibile. La somma di Piombino e Ravenna è 10 miliardi di metri cubi di gas”, ha aggiunto il Ministro Pichetto, che ha specificato: “per Piombino c’è l’impegno mio e del governo per un uso temporaneo, non oltre i tre anni“. Il Ministro ha detto che “il processo di transizione richiede un lasso di tempo durante il quale dovremo garantire energia alle famiglie e alle imprese mediante il gas. Lo potremo fare anche grazie alle nuove norme che prevedono l’aumento della produzione del gas nazionale, il potenziamento delle infrastrutture esistenti e l’entrata in esercizio dei rigassificatori di Piombino e Ravenna”.  

Al tempo stesso “è giusto che lo Stato si faccia carico delle esigenze delle comunità che forniscono un servizio così importante al Paese. Sono in corso interlocuzioni con i soggetti interessati alla riqualificazione ambientale delle aree. Si tratta di realizzare opere di riqualificazione importanti, che auspico possano essere ultimate in tempi rapidi”. 

Pichetto: “siamo alle battute finali per il decreto Fer2” 

Per il decreto Fer2, che disciplina i nuovi incentivi alle cosiddette “rinnovabili innovative”, “la cui gestazione è stata particolarmente lunga, siamo alle battute finali”. Il decreto, ha spiegato Pichetto, “fornisce continuità all’approccio del Fer1, e ha dunque ad oggetto l’incentivazione della produzione di energia elettrica dalle fonti: geotermia tradizionale a ridotte emissioni, geotermia a emissioni nulle, eolico off-shore, impianti fotovoltaici floating, impianti a energia mareomotrice e altre forme di energia marina, biomasse, biogas e solare termodinamico che presentino caratteristiche di innovazione e ridotto impatto sull’ambiente e sul territorio. L’attuazione del decreto consentirà di incentivare complessivamente 4590 MW di impianti”. “Sul testo è già stato acquisito il parere del Ministero dell’Agricoltura e il parere dell’Arera“, ha aggiunto il Ministro. 

In arrivo sovvenzioni alle comunità energetiche  

Sono in corso interlocuzioni e, ancorché non ci sia ancora la formalizzazione da parte dell’Unione europea, credo di poter dire in questa sede parlamentare che c’è l’assenso a trasformare quello che è prestito in sovvenzione” per le comunità energetiche nell’ambito del piano nazionale di ripresa e resilienza, ha affermato il Ministro Pichetto. “Spero a giorni o a ore di avere formale risposta dall’Unione europea”. 

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