“Lavoriamo per la posa della prima pietra del Ponte dello Stretto entro due anni, le regioni Calabria e Sicilia sono d’accordo“: è quanto ha affermato questa mattina il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, intervenuto in video conferenza al convegno “Noi e il Mediterraneo” in corso al porto di Palermo. “I professionisti del ‘no’ avranno poco spazio. Chi dice ‘no’ al Ponte dice ‘no’ a tutto. Conto di terminare il mio mandato con i lavori in stato di avanzamento,” ha aggiunto il Ministro. “Se servirà una legge speciale o è sufficiente il codice degli appalti? Ci stiamo ragionando, c’è un dibattito in corso. C’è chi dice modello Genova, c’è che dice che sia sufficiente l’attuale normativa. A me interessa avere un progetto inattaccabile“.
“Il Ponte non è dello Stretto, non è della Sicilia o della Calabria, ma serve a garantire il collegamento stabile tra Sicilia e Berlino. Il commissario europeo ha detto ‘andate avanti, se c’è un progetto valido noi ci siamo’… alla faccia dei tanti gufi,” ha proseguito Salvini. “Venerdì sono andato a visitare gli uffici che sono sopra la stazione Termini e che ospiteranno decine e decine di ragazze e ragazzi che lavoreranno a questo progetto. In questa Manovra economica riportiamo in vita la società Stretto di Messina e nelle prime settimane del 2023 lavoreremo sul Piano economico-finanziario. Venerdì mattina ci sarà la sesta riunione operativa con tecnici, ingegneri, strutturisti. Lo faremo perché alla Sicilia costa di più non avere il Ponte che non averlo, anche dal punto di vista ambientale. E sarà uno straordinario acceleratore di opere pubbliche“.