Smog, Ue: nessun risarcimento se ci si ammala per la qualità dell’aria

L'Ue, interpellata per il ricorso di un cittadino francese, ha precisato che le direttive europee sulla qualità dell'aria non danno diritto a risarcimento
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La violazione delle norme Ue sulla qualità dell’aria non dà diritto a risarcimento individuale. E’ quanto stabilito dalla Corte Ue in riferimento al ricorso di un cittadino contro lo Stato francese. L’uomo, residente a Parigi, aveva chiesto un indennizzo di 21 milioni di euro. La richiesta è giunta a causa di seri problemi di salute, dovuti alla violazione delle norme Ue sulla qualità dell’aria da parte delle autorità francesi.

La Corte Ue ha chiarito che le norme Ue in materia non conferiscono ai singoli il diritto al risarcimento. Danno invece il diritto di agire dinanzi ai giudici competenti per ottenere che le autorità nazionali adottino le misure richieste ai sensi dalla Direttiva sulla qualità dell’aria. Lo scorso 26 ottobre la Commissione europea ha proposto una revisione della direttiva europea Questa introdurrebbe il diritto dei cittadini a chiedere risarcimenti per danni alla salute derivanti dalla mancata conformità ai limiti Ue di inquinamento.

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