In Regione Lombardia si è tenuto il “Tavolo regionale per l’utilizzo idrico in agricoltura”, reso permanente nell’ultima seduta dell’11 ottobre, per valutare la situazione delle risorse idriche in Lombardia e stabilire le misure per contrastare il ripetersi di tale situazione e capitalizzare l’esperienza maturata durante la gestione della crisi idrica 2022, che purtroppo non si è ancora risolta.
I dati comunicati da Arpa Lombardia confermano una situazione di deficit delle scorte idriche rispetto ai dati medi del periodo: i primi accumuli nevosi hanno consentito un lieve miglioramento della situazione rispetto alla stagione autunnale, caratterizzata da alte temperature e scarse piogge, ma le riserve idriche accumulate risultano comunque inferiori del 36% rispetto alla media di riferimento (2008-2020).
“La riuscita della prossima stagione irrigua – afferma Massimo Sertori, assessore a Enti Locali, Montagna e Piccoli Comuni di Regione Lombardia – dipenderà dalla ricostituzione delle riserve idriche, in particolare con le precipitazioni nevose attese per gennaio e febbraio 2023. Tuttavia, risulta necessario intraprendere fin da subito alcune azioni cautelative per consentire di mantenere e incrementare le attuali riserve d’acqua, garantendo, allo stesso tempo, un’equilibrata gestione della risorsa idrica”. “Con il costante monitoraggio della risorsa e la verifica, nel tempo, dell’evoluzione dello stato delle riserve idriche, sarà possibile volta per volta valutare le migliori azioni da portare avanti per gestire le nostre acque, lavorando in maniera sinergica. È proprio questo il motivo – spiega – per il quale il Tavolo della crisi idrica è stato reso permanente. Il nostro impegno proseguirà fin dai primi mesi del 2023″.
Visto in particolare l’attuale scarso riempimento dei grandi laghi prealpini, Regione Lombardia ha proposto agli enti regolatori una gestione ‘cautelativa’ dei livelli dei laghi e delle erogazioni di acqua nei fiumi a valle, per cercare di evitare perdite di risorsa già stoccata. Questa modalità di gestione potrà essere rivista a seconda dello stato delle riserve idriche, influenzabile dalle precipitazioni nevose.
L’assessore Sertori ha inoltre comunicato che, già dall’inizio del 2023, Regione Lombardia avvierà, con le Province lombarde, una attività di revisione della normativa regionale sulle concessioni di derivazione d’acqua pubblica, con particolare riferimento ai prelievi da pozzo e da cava ed alle licenze di attingimento. “Nel corso di questa crisi idrica, ed in occasione dei precedenti Tavoli, sono state segnalate problematiche inerenti a questi aspetti – ha sottolineato – e Regione Lombardia ha intenzione di fornire soluzioni tempestive, che garantiscano anche una gestione più organica e coordinata dei prelievi di acqua e dei relativi controlli”.
Nel 2023 si concluderanno le attività di consultazione pubblica sul Deflusso Ecologico e saranno riviste le disposizioni regionali sulle deroghe ai rilasci. Nel corso del 2023 proseguiranno inoltre i lavori del Tavolo, da poco istituito, relativo al riutilizzo delle acque reflue in agricoltura.