Si è tenuta ieri a Washington DC, la Giornata Nazionale dello Spazio, che il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha celebrato con un suo video messaggio nel quale ha valorizzato il ruolo dell’Italia e l’eccellenza della partnership tra Italia e Stati Uniti in ambito spaziale. “Siamo una parte importante dell’Agenzia Spaziale Europea, in Italia lavoriamo sodo per il (sistema di navigazione satellitare, ndr) Galileo Constellation, ci sono un sacco di satelliti made in Italy… ma dobbiamo cooperare di più in questo settore, che è cruciale per il futuro”. “Nella space economy, come in altri settori di punta, l’Italia è tra i partner più stretti e fidati degli Stati Uniti”. “L’Italia – ha assicurato Tajani – è pronta per una migliore cooperazione con gli USA. Vogliamo lavorare insieme per un futuro migliore, per le nostre famiglie, per i nostri Paesi, per più politiche industriali e contro il climate change“.
Queste le parole dell’Ambasciatrice d’Italia negli Stati Uniti, Mariangela Zappia, alla chiusura ieri della seconda Giornata Nazionale dello Spazio a Washington DC, in collaborazione con ICE, l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), la Space Foundation, U.S. Chamber of Commerce, George Washington University e SDA Bocconi. “L’Italia è sempre stata tra i pochi Paesi visionari a vantare non solo una tradizione consolidata nello spazio ma anche l’offerta di servizi e prodotti lungo l’intera catena del valore, dai lanciatori alle infrastrutture ai nano-satelliti ai servizi down-stream“, ha evidenziato l’Ambasciatrice Zappia. Nel valorizzare la crescente partnership con gli Stati Uniti nella space economy, ha menzionato il contributo italiano alla Stazione Spaziale Internazionale e le importanti prospettive di collaborazione per la costruzione delle nuove stazioni spaziali private, il lancio dell’ultimo satellite della costellazione COSMO-SkyMed da Cape Canaveral su razzo SpaceX, la partecipazione alla missione DART, la prima di difesa planetaria. “L’Italia è stata il primo Paese UE a firmare gli Accordi Artemis – ha aggiunto – rafforzando ulteriormente la collaborazione con gli USA e gli altri partner per l’esplorazione e l’espansione dell’umanità nel Sistema Solare, verso Marte”.
E’ intervenuto ai lavori della Giornata Nazionale dello Spazio all’Ambasciata d’Italia Chirag Parikh, Segretario Esecutivo del National Space Council della Casa Bianca. “Siamo in una nuova fase della ricerca e dell’esplorazione spaziale – ha detto Parikh – in cui l’Italia continua ad essere un partner indispensabile, grazie al suo immenso contributo alla partnership con gli Stati Uniti in tutti i settori della cooperazione spaziale”.
La Giornata Nazionale dello Spazio, inaugurata dal Governo italiano nel 2021 per attirare l’attenzione sul contributo italiano al settore spaziale, si è aperta a Washington DC con la partecipazione via video dell’astronauta italiano Luca Parmitano in occasione di un evento co-organizzato dall’Ambasciata insieme a Blue Origin Club for The Future e dedicato a studenti delle scuole superiori italiani e americani. Per l’Italia, hanno partecipato l’Istituto Comprensivo Como Nord, l’Istituto Comprensivo “Marta Russo” di Roma, l’Istituto Comprensivo “Giuliana Saladino” di Palermo, mentre per gli USA vi erano la Maya Angelou Middle School di Prince George’s County (Maryland) e la Hardy Middle School di Washington DC. All’evento sono state mostrate cartoline selezionate, scritte e disegnate dagli stessi studenti, che verranno poi lanciate nello spazio sul razzo “New Shepard” del gruppo americano Blue Origin e successivamente riconsegnate agli studenti con il timbro “Flown to Space”.
Contemporaneamente all’iniziativa con Blue Origin Club for the Future, la Giornata Nazionale dello Spazio ha preso il via con una sessione di incontri B2B organizzata da ICE Agenzia (Italian Trade Agency) tra aziende italiane e controparti americane per esplorare nuove opportunità di collaborazione nei vari settori dell’economia dello spazio. Molte le aziende, sia italiane che statunitensi, che hanno partecipato. In rappresentanza del settore spaziale italiano: Cristina Sgubin, Segretario Generale e General Counsel di Telespazio; Giulio Ranzo, Amministratore Delegato di Avio; Luca Rossettini, Amministratore Delegato di D-Obit; Daniele Pavarin, Amministratore Delegato di T4i; ma anche rappresentanti di Leonardo, TASI, ARGOTEC, Altec, RME, Breton, Picosats, Astra Space, BluElectornic, AEREA, Ceipiemonte (Centro Estero per l’Internazionalizzazione), ART-ER Attrattivita’ Ricerca Territorio dell’Emilia-Romagna, Centro Italiano Ricerche Aerospaziali (CIRA). Per parte americana, presenti Airbus US Space & Defense, Amazon Web Services, Axiom Space, Blue Origin, Boeing, Nanoracks, Northrop Grumman, Sierra, SpaceX, Virgin Galactic e Virgin Orbit, L3 Harris, Firefly, NASA, e Rocketjet Aerodyne.
Cristina Sgubin ha osservato che Telespazio è “molto interessata” al mercato americano: “penso che potremo cooperare in futuro e avere grandi opportunità nel mercato commerciale, che per noi è un mercato nuovo in rapida crescita”. Thales Alenia Space (partecipata di Leonardo) fornirà i moduli pressurizzati della prima stazione spaziale commerciale, quella della società texana di Axiom. Un progetto cui parteciperà anche Dallara, la società parmense che usando la tecnologia del settore delle auto da corsa ha fornito i sedili della navicella di SpaceX di Elon Musk, come ha ricordato il dirigente Alessio Grasso. “Dal 2025 la stazione Axiom diventerà un hub per ricerche e produzione, sfruttando i vantaggi della microgravità”, ha spiegato all’ANSA Roberto Provera, dirigente di Thales Alenia Space. “Ad esempio producendo materiali più resistenti, fibre ottiche a più alta velocità, farmaci più puri e quindi più efficaci, piante che una volta trapiantate sulla terra crescono più veloci e sono meno vulnerabili alle malattie”, ha sottolineato.
Nel pomeriggio, l’Ambasciata ha organizzato un workshop sulle opportunità negli USA per il settore spaziale italiano, con un focus su investimenti, venture capital e cooperazione industriale nel settore spaziale, con l’intervento di Kevin O’Connell, fondatore e Amministratore Delegato di Space Economy Rising, seguito da due panel moderati da Kelli Kedis Ogborn, VP of Space Commerce and Entrepreneurship di Space Foundation. Intervenuti come relatori i rappresentanti di Thales Alenia, Cassa Depositi e Prestiti, Noosphere Ventures, Italian Innovation Center di San Francisco (INNOVIT), U.S. Chamber of Commerce, D-Orbit, Intesa Sanpaolo, SEElab di SDA Bocconi, George Washington University, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, e-GEOS, Telespazio, e Uffici di Houston e New York della Italian Trade Agency. Gli ospiti dell’Ambasciata hanno potuto inoltre visitare la mostra “Looking Beyond” organizzata dal MAECI, dall’Agenzia Spaziale Italiana e dall’IIC di Washington in collaborazione con Telespazio e e-GEOS. Attraverso l’esposizione di spettacolari immagini satellitari italiane, la mostra mira a stimolare una riflessione sul contributo delle tecnologie spaziali all’osservazione della terra, in un’ottica di sostenibilità.