“Su FutureEO l’Italia è il secondo Paese contributore, con 260 milioni di euro. L’Italia ha investito tantissimo perché questo segmento offre l’opportunità di avere un ruolo chiave nella missione bandiera Harmony. Ruolo chiave sia a livello industriale sia a livello scientifico“. Lo ha detto Fabrizio Battazza, Responsabile relazioni con ESA dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), durante l’evento che ASI ha organizzato per presentare gli esiti della riunione del Consiglio ESA al livello Ministeriale che si è tenuta a Parigi il 22 e 23 novembre.
FutureEO è il programma di ricerca e sviluppo dell’osservazione della Terra dell’ESA. Programma per cui l’Agenzia spaziale europea chiedeva 1 miliardo e 600 milioni di euro, ricevendo 1 miliardo e 200 milioni di euro durante la Ministeriale di Parigi.
“Su Space Safety, l’Italia ha investito molto, circa 147 milioni di euro, siamo i secondi, superati solo dalla Germania di soli 7 milioni di euro. Su Adrios siamo il primo Paese sottoscrittore con 60 milioni di euro”. Adrios è uno dei progetti del programma Space Safety che consiste in due attività: la continuazione della missione ClearSpace-1 per un servizio di de-orbiting/rimozione di un oggetto spaziale ESA attualmente in orbita. E Adrios/Ios una missione commerciale per posizionare l’industria europea ed entrare nel mercato dello IOS, in orbiting servicing. L’ESA chiedeva una sottoscrizione totale per Adrios di 167 milioni di euro.
“Siamo primi anche su Cosmic” che prevede nuovi strumenti e servizi in tre segmenti: attività Core per space weather, planetary defence, space debris, clean space. E competitiveness segment, ossia delle attività co-finanziate con industria e/o mondo scientifico per supportare operatori economici nel percorso dallo sviluppo tecnologico al mercato, ha spiegato Battazza.