“Il regime di temperatura a bordo dell’intera navicella Soyuz MS-22 varia da 28 a 30 gradi, senza andare oltre i valori consentiti. Nulla minaccia la sicurezza e il comfort dell’equipaggio“. Lo ha appena riferito l’agenzia spaziale russa Roscosmos, ribadendo l’assenza di problemi per il guasto alla navicella che da ieri preoccupa gli osservatori di tutto il mondo.
“Oggi – ha aggiunto Roscosmos in un comunicato ufficiale – l’equipaggio della stazione è impegnato nelle faccende domestiche: i cosmonauti sono impegnati a pulire la stazione, nel pomeriggio Sergei Prokopyev, Dmitry Petelin e Anna Kikina entreranno in un meritato fine settimana che durerà fino a lunedì mattina“.
In un altro comunicato emesso dopo pochi minuti, Roscosmos ha aggiunto: “Il volo del segmento russo della ISS continua normalmente, i cosmonauti stanno lavorando secondo il programma, nulla minaccia la loro vita e salute. Gli specialisti del Mission Control Center monitorano e analizzano costantemente il funzionamento dei sistemi del segmento russo e della navicella Soyuz MS-22 dopo la depressurizzazione del radiatore del sistema di controllo termico esterno della navicella il 15 dicembre. La temperatura nello spazio abitativo del veicolo spaziale (il veicolo di discesa e il compartimento dei servizi) e il suo compartimento strumentale-aggregato rientra nei limiti specificati – circa 30 gradi Celsius. I test condotti sui sistemi della nave mostrano che non ci sono altri malfunzionamenti. Parallelamente, i gruppi di lavoro scoprono le cause della situazione di emergenza, analizzano le condizioni tecniche della Soyuz MS-22 e sviluppano raccomandazioni per ulteriori azioni da parte degli specialisti di terra e dell’equipaggio della stazione. Alla fine di dicembre è prevista una riunione in cui saranno ascoltate le conclusioni dei gruppi di lavoro e verranno prese decisioni su ulteriori azioni. Proseguono a Baikonur i preparativi per il lancio della navicella Soyuz MS-23. Se necessario, può essere accelerato per inviarlo all’ISS in una data precedente“.