Terremoto L’Aquila, Curcio: “Paese maturo per legge sulla ricostruzione”

Terremoto L'Aquila, il Capo della Protezione Civile Curcio: “il lavoro fatto è utile per il futuro del Paese”
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“Tecnicamente ci abbiamo messo tutto l’impegno anche nelle legislatura precedente, ovviamente è una valutazione politica quindi fate bene a chiedere al Ministro Musumeci. Penso che il Paese abbia la maturità di portare avanti un progetto di questo tipo, poi ovviamente è una questione di norme ed è giusto che sia la politica ad esprimersi“. Così il Capo della Protezione Civile nazionale, Fabrizio Curcio, parlando all’Aquila a margine del convegno nazionale “la ricostruzione dei centri storici dell’Aquila e dei comuni del cratere’, sulla possibilità che l’attuale governo possa varare una legge quadro sulla ricostruzione.  

Si parla spesso delle ricostruzioni, bisogna partire dai dati, noi abbiamo oggi anche grazie a questo lavoro che completa la parte della ricostruzione dal punto di vista della impostazione e del metodo, un lavoro importante che può essere posto alla base anche delle future ricostruzioni. E credo che questo sia l’elemento più importante e ancora una volta il sisma del 2009 ci ha insegnato delle cose che possono, partendo da un dramma, da una tragedia, essere comunque utili per il futuro“, ha detto ancora Curcio. 

In riferimento al “modello L’Aquila”, il Capo della Protezione Civile ha sottolineato: “a me non piace parlare quasi mai di modello ma sottolineare le esperienze che vengono fatte: il sisma del 2009 è stata una tragedia, un dramma per una città, per una comunità, per le persone per tutto quello che ha comportato per la vita, per i parenti. Per quello che ha insegnato al Paese ha avuto molto da dire, ha avuto molto da dire dal punto di vista del sistema di protezione civile, dal 2009 sono cambiate tante cose, ed ha avuto molto da dire ed ha tanto fa dire sul processo di ricostruzione prima tutto per ciò che è stato fatto fuori dai centri urbani o poi per tutto il lavoro fatto sulla parte storica e dei centri urbani. Credo che costituisca una base veramente importante”. 

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