La Cometa verde dei Neanderthal visibile dopo 50 mila anni: i consigli per osservarla

Dopo oltre cinquantamila anni la cometa dei Neanderthal attraverserà il Sistema Solare e sarà visibile ad occhio nudo: ecco come vederla
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La Cometa verde supererà di poco la soglia di visibilità ad occhio nudo. Per essere apprezzata al meglio sarebbe opportuno utilizzare almeno un binocolo“. E’ quanto spiega all’AGI Gianluca Masi, astrofisico e divulgatore scientifico italiano, fondatore del Virtual Telescope Project e curatore scientifico del Planetario e museo astronomico di Roma.

L’esperto spiega come poter osservare al meglio la cometa C/2022 E3 ZTF, conosciuta come Cometa verde, o Neanderthal, che tornerà ad attraversare il Sistema solare dopo circa 50 mila anni. Secondo le stime attuali, l’astro chiomato raggiungerà il punto più vicino al Sole il 12 gennaio, quando si troverà a circa 166 milioni di chilometri dalla stella. Il primo febbraio alle 18:11 si prevede invece che la cometa passerà nel punto più vicino alla Terra, a circa 42.5 milioni di chilometri dal nostro pianeta.

Nota dal 2 marzo scorso, C/2022 E3 ZTF è stata individuata dagli astronomi Bryce Bolin e Frank Masci, del Zwicky Transient Facility in California. “La cometa – continua Masi – ha una luminosità variabile, ma potrebbe mostrarsi come una striscia tendente al verde-giallo. Alle latitudini italiane, da metà gennaio fino ai primi di febbraio la cometa potrebbe essere visibile tutta la notte, ma con le migliori condizioni offerte dalla seconda parte della notte. La Luna sarà infatti particolarmente invadente nei giorni più adatti all’osservazione della cometa, per cui potrebbe essere consigliabile attendere che il nostro satellite si faccia da parte per lasciare spazio all’astro chiomato“.

Tra il 15 e il 25 gennaio – precisa Masi – le migliori condizioni di visibilità si avranno nella seconda parte della notte, dato che la C/2022 E3 sarà ancora troppo bassa di prima sera, transitando tra le stelle di Bootes e Draco. Negli ultimi giorni di gennaio, la visibilità serale della cometa sarà migliore (tra le stelle di Ursa Minor e Camelopardalis), ma la Luna (al primo quarto il 28 gennaio) interferirà in crescendo: nella seconda parte della notte, il nostro satellite tramonterà, liberandoci della sua luce invadente“. 

Il primo febbraio, raggiunta la minima distanza dalla Terra, C/2022 E3 sarà al massimo di splendore (visibile grosso modo come la galassia di Andromeda a occhio nudo), ma convivrà con una Luna importante, che tramonterà solo nell’ultima parte della notte. Gradualmente, la Luna (piena il 7 febbraio) si sposterà nella seconda parte della notte, lasciando campo libero serale alla cometa, che in quei giorni transiterà molto alta nel cielo, ormai in graduale indebolimento tra le stelle di Auriga e Toro. L’11 febbraio, infine, la cometa transiterà a poco più di un grado dal ben più luminoso Marte.

Il consiglio – conclude l’astrofisico – è quello di raggiungere un luogo privo di luce artificiale, possibilmente ad altitudini elevate, e puntare in alto il proprio binocolo, o il telescopio. In questo modo si potrebbe riuscire più facilmente a scorgere questa rarissima apparizione cosmica“.

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