E’ stato messo a punto e testato con successo un pancreas artificiale per il diabete di tipo 2, così come un sistema che tiene sotto controllo la malattia in modo autonomo, dimezzando il tempo in cui il paziente ha glicemia elevata e raddoppiando il tempo trascorso con la glicemia sotto controllo. I risultati, pubblicati su Nature Medicine, sono stati raggiunti da esperti della Cambridge University.
Si stima che nel mondo circa 415 milioni di persone siano affette da diabete di tipo 2: caratterizzato da un aumento eccessivo dei livelli di glucosio (zucchero nel sangue), nel tempo può causare gravi problemi, tra cui danni agli occhi, ai reni, ai nervi e malattie cardiache.
I ricercatori hanno sviluppato un pancreas artificiale che può aiutare a mantenere sotto controllo la glicemia. Il dispositivo combina monitoraggio continuo del glucosio e pompa di insulina con una nuova app, CamAPS HX, che prevede la quantità di insulina necessaria per mantenere sani i livelli di glucosio. I ricercatori hanno testato il dispositivo su 26 pazienti: in media, coloro che hanno utilizzato il pancreas artificiale hanno trascorso due terzi (66%) del tempo con la glicemia ben regolata, il doppio rispetto a quelli del gruppo di controllo (32%). Inoltre, questi ultimi trascorrevano due terzi del tempo (67%) con livelli di glucosio elevati, mentre con l’uso del pancreas artificiale la percentuale si è dimezzata al 33%. L’applicazione ha anche ridotto i livelli di emoglobina glicata, o HbA1c, parametro in uso per valutare nel tempo la gestione della malattia. Per le persone affette da diabete, più alta è l’HbA1c, maggiore è il rischio di sviluppare complicazioni legate al diabete.