Sposare il proprio cugino di primo grado era consuetudine tra i micenei dell’età del bronzo. A scoprire questa e altre nuovi abitudini degli Antichi Cretesi, fino ad ora sconosciute, è un team di ricerca internazionale guidato dagli archeologi del Max Planck Institute di Lipsia, in Germania. Analizzando il materiale genetico delle ossa umane dell’età del bronzo, i ricercatori sono riusciti per la prima volta a ricostruire un albero genealogico biologico di una famiglia micenea. Dopo un’analisi su oltre 100 genomi umani antichi sono stati in grado di dimostrare che era consuetudine nella Creta minoica e nella Grecia micenea sposare il proprio cugino di primo grado, circa 4000 anni fa. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature Ecology & Evolution. “Sono stati pubblicati più di mille genomi antichi provenienti da diverse regioni del mondo, ma sembra che un sistema così rigoroso di matrimonio tra parenti non esistesse da nessun’altra parte nel mondo antico“, afferma Eirini Skourtanioti, l’autore principale dello studio, che ha condotto le analisi. “Questa è stata una sorpresa per tutti noi e solleva molte domande“.
Come si possa spiegare questa particolare regola del matrimonio, il team di ricerca può solo ipotizzarlo. “Forse questo era un modo per evitare che i terreni agricoli ereditati venissero sempre più frazionati? In ogni caso, garantiva una certa continuità della famiglia in un unico luogo, che è un presupposto importante per la coltivazione dell’olivo e del vino, ad esempio“, sospetta Philipp Stockhammer, uno degli autori dello studio. “Ciò che è certo è che l’analisi dei genomi antichi continuerà a fornirci fantastiche, nuove intuizioni sulle antiche strutture familiari in futuro“, aggiunge Skourtanioti. “Senza la grande collaborazione con i nostri partner in Grecia e nel mondo, questo non sarebbe stato possibile“, afferma l’archeologo Stockhammer. Grazie ai recenti progressi metodologici nella produzione e valutazione di set di dati genetici antichi, è stato ora possibile produrre dati estesi anche in regioni con problemi di conservazione del DNA a causa delle condizioni climatiche, come la Grecia. Per un borgo miceneo del XVI secolo a.C. è stato addirittura possibile ricostruire la parentela degli abitanti della casa, il primo albero genealogico finora ricostruito geneticamente per l’intera regione del Mediterraneo antico. A quanto pare, alcuni dei figli vivevano ancora nella frazione dei genitori in età adulta. Almeno i loro figli furono sepolti in una tomba sotto il cortile della tenuta. Una delle mogli che si sono sposate in casa ha portato sua sorella in famiglia, poichè anche suo figlio è stato sepolto nella stessa tomba.