L’inquietante rumore dell’eruzione che ha scosso il mondo

Un anno fa una potente eruzione ha scosso il mondo: ecco il "rumore" (sonificazione) prodotto dal vulcano Hunga Tonga-Hunga Ha'apai
MeteoWeb

Un anno fa il vulcano Hunga Tonga-Hunga Ha’apai ha eruttato, causando una distruzione diffusa nella nazione insulare del Pacifico di Tonga, emettendo materiale vulcanico fino a 58 km nell’atmosfera. Ha generato uno tsunami di quasi 15 metri che ha distrutto villaggi e creato un boom sonico che ha fatto il giro del mondo ben due volte.

I satelliti in orbita attorno alla Terra si sono dati da fare per catturare immagini e dati delle conseguenze del disastro. Quasi un anno dopo, ora è possibile ascoltare il “rumore”, una speciale sonificazione, della più grande eruzione del 21° secolo, creata utilizzando i dati del vento della missione Aeolus dell’ESA.

L’eruzione alle Tonga vista dai satelliti

Il vulcano ha eruttato sporadicamente dal 2009, ma l’attività è aumentata alla fine di dicembre 2021 quando una serie di eruzioni ha provocato la fuoriuscita di gas vulcanici dalla bocca. L’intensa serie di esplosioni è iniziata il 15 gennaio 2022 e ha generato onde d’urto atmosferiche, boom sonici e onde di tsunami che hanno attraversato il mondo. Ha anche creato un enorme pennacchio di vapore acqueo che ha raggiunto la stratosfera terrestre, sufficiente a riempire più di 58mila piscine olimpioniche.

Diversi satelliti di osservazione della Terra hanno raccolto dati prima, durante e dopo l’eruzione. Gli scienziati coinvolti nell’Aeolus Data Science Innovation Cluster hanno utilizzato i dati della missione Aeolus dell’ESA per studiare l’esplosione vulcanica, grazie ai dati quasi in tempo reale dell’Aeolus Virtual Research Environment.

In un’intervista a Wild Alchemy, Tommaso Parrinello dell’ESA ha commentato: “Uno degli aspetti più impressionanti della missione Aeolus è la rapidità con cui i dati arrivano agli scienziati, quasi tutti in meno di 3 ore. I dati vengono visualizzati in un’interfaccia bella e user-friendly, chiamata ViRES, da cui possiamo facilmente rilevare le tendenze. Con l’eruzione di Hunga Tonga, il pennacchio ha sostanzialmente bloccato il segnale satellitare nell’area dell’eruzione mentre veniva iniettato nella troposfera superiore e nella stratosfera inferiore altrimenti ‘pulita’,” ha spiegato l’esperto.

Un enorme blip, o calo, nel segnale di Aeolus sopra la regione dell’eruzione ha suggerito che il pennacchio di cenere vulcanica doveva avere raggiunto un’altitudine superiore al range di Aeolus. La portata delle misurazioni di Aeolus è stata aumentata da 21 km a 30 km successivamente nel gennaio 2022, dopodiché le osservazioni delle nuvole del satellite riflettevano chiaramente la posizione del pennacchio di cenere nella stratosfera.

rumore suono eruzione tonga
Copyright ESA

Parrinello ha spiegato: “Regolando leggermente la portata del satellite, aggiunta alla sua copertura globale, i nostri colleghi dell’European Centre for Medium-Range Weather Forecasts sono stati in grado di monitorare il trasporto di questo pennacchio mentre viaggiava verso Ovest quasi in tempo reale. Grazie alla sensibilità di Aeolus alle particelle vulcaniche, è stato possibile osservarne gli effetti anche a distanza di qualche mese“.

In un recente studio pubblicato su Nature, un team di scienziati ha mostrato l’aumento senza precedenti della massa d’acqua stratosferica globale del 13% (rispetto ai livelli climatologici) e un aumento di 5 volte del carico di aerosol stratosferico, il più alto degli ultimi 3 decenni.

Usando una combinazione di dati satellitari, compresi i dati del satellite Aeolus dell’ESA, e osservazioni da terra, il team ha scoperto che, a causa dell’altitudine estrema, il pennacchio vulcanico ha circumnavigato la Terra in una sola settimana e si è disperso quasi da polo a polo in 3 mesi.

La natura e l’entità uniche della perturbazione stratosferica globale causata dall’eruzione la collocano tra gli eventi naturali più importanti dell’era osservativa moderna.

Il “rumore” dell’eruzione

Anche a distanza di un anno, rimane l’interesse per la straordinaria eruzione esplosiva. Un esperto del suono ha recentemente ricreato la sonificazione dell’eruzione vulcanica sottomarina utilizzando i segnali di intensità del vento di Rayleigh forniti dalla piattaforma ViRES.

Avvalendosi anche dei dati del vento, Jamie Perera ha utilizzato un campione audio di una delle onde d’urto, lo ha allungato nel tempo e lo ha assegnato a valori armonici trascritti da 90 letture di Aeolus rilevate per una durata di circa 15 minuti.

L’ascoltatore può sentire una lettura ogni 2 secondi, in una gamma armonica che si estende su sei ottave di pianoforte, la più alta delle quali può essere ascoltata intorno al minuto 01:18 quando le letture mostrano il pennacchio di polvere dell’eruzione al suo picco più alto (oltre 20,5 km). L’intenzione artistica alla base della sonificazione era quella di evocare il paesaggio ultraterreno di Hunga Tonga e altri vulcani.

Perera ha commentato: “Per me è stato importante lavorare con il suono delle onde d’urto Hunga Tonga, applicato ai dati di Aeolus. Sono curioso di sapere come l’ascolto dei dati possa aiutarci a esplorare eventi come questo da prospettive sia fattuali che emotive“.

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