Svelare i misteri della peste per capire il Covid-19, tra medicina e Storia

Non si può fare luce sulle pandemie se non si conosce la Storia: un imponente studio recente ha esaminato 600 sequenze del genoma del batterio che causa la peste
MeteoWeb

Il batterio della peste ha sempre meno segreti per la scienza. Gli scienziati hanno creato la più grande analisi di sequenze di genoma moderno e antico per comprenderne meglio origini e movimento. A realizzarla, i ricercatori della McMaster University, dell’Università di Sydney e dell’Università di Melbourne. Nonostante i progressi nella tecnologia e nell’analisi del DNA, l’origine, l’evoluzione e la diffusione della peste restano difficili da individuare.

La peste è responsabile delle due pandemie più grandi e mortali della storia umana. In un articolo pubblicato sulla rivista Communications Biology, i ricercatori hanno tracciato il possibile sulla storia molto complessa di Y. pestis, il batterio che causa la peste. La ricerca presenta un’analisi di oltre 600 sequenze di genomi provenienti da tutto il mondo. Partono dalla prima insorgenza della peste negli esseri umani 5.000 anni fa, la peste di Giustiniano, la peste nera medievale e l’attuale (o terza) pandemia, iniziata all’inizio 20 secolo.

La peste: la più grande pandemia di sempre

La peste è stata la più grande pandemia e il più’ grande evento di mortalità nella storia umana“, spiega il genetista evoluzionista Hendrik Poinar, direttore dell’Ancient DNA Center di McMaster. Poinar è uno dei principali investigatori del Michael G. DeGroote Institute for Infectious Disease Research e del McMaster’s Global Nexus for Pandemics & Biological Threats. Il team ha studiato i genomi di ceppi con una distribuzione mondiale e di età diverse e ha stabilito che Y. pestis ha un orologio molecolare instabile.

Proprio quest’ultima carattaristica rende alquanto difficile misurare la velocità con cui le mutazioni si accumulano nel suo genoma nel tempo, che vengono poi utilizzate per calcolare le date di comparsa. Poiche’ Y. pestis si evolve a un ritmo molto lento, è quasi impossibile determinare esattamente dove ha avuto origine. Ciò che è certo è che gli esseri umani e i roditori hanno portato l’agente patogeno in tutto il mondo attraverso i viaggi e il commercio. Gli hanno così permesso di diffondersi più velocemente di quanto si sia evoluto il suo genoma. Le sequenze genomiche trovate in Russia, Spagna, Inghilterra, Italia e Turchia, nonostante siano separate da anni, sono tutte identiche. Dunque come comprenderna la via di trasmissione? Per affrontare il problema, i ricercatori hanno sviluppato un nuovo metodo per distinguere popolazioni specifiche di Y. pestis. Hanno così permesso loro di identificare e datare cinque popolazioni nel corso della storia. Tra questi ultimi vi sono anche i più famosi antichi lignaggi pandemici che ora stimano siano emersi decenni o addirittura secoli prima della pandemia.

Non un batterio solo

Non puoi pensare alla peste come a un singolo batterio“, spiega Poinar. “Il contesto è estremamente importante, come dimostrano i nostri dati e le nostre analisi“. Per ricostruire la genesi delle pandemie i modo corretto è necessario inquadrarne anche i contesti storici, ecologici, ambientali, sociali e culturali. Le sole prove genetiche non sono sufficienti per ricostruire i tempi e la diffusione delle pandemie di peste a breve termine. Questo ha implicazioni sulla ricerca relativa alle pandemie passate e alla progressione di focolai in corso come Covid-19.

Condividi