Si è conclusa la missione principale di Perseverance sul Pianeta Rosso. Il rover della NASA, delle dimensioni di un’auto, è atterrato sul cratere Jezero di Marte il 18 febbraio 2021, dando il via ad un’ambiziosa missione della durata di un anno marziano, ovvero circa 687 giorni terrestri.
Il tempo è ormai scaduto, precisamente ieri, venerdì 6 gennaio, ma il suo lavoro non è concluso: il robot a sei ruote passa oggi, sabato 7 gennaio, a una missione estesa.
I compiti di Perseverance
Perseverance ha due compiti principali sul Pianeta Rosso. Il rover è alla ricerca di possibili segni di vita passata nel cratere Jezero, largo 45 km, che ha ospitato un grande lago e un delta fluviale miliardi di anni fa. Perseverance sta inoltre raccogliendo e immagazzinando dozzine di campioni, che una campagna congiunta NASA–ESA riporterà sulla Terra per uno studio dettagliato, probabilmente all’inizio degli anni ’30, se tutto andrà secondo i piani.
La missione prevede il lancio di un lander dotato di razzo e di un orbiter per il ritorno sulla Terra tra la metà e la fine degli anni ’20. Il piano prevede che Perseverance porti i suoi campioni al lander della NASA, il razzo lancerà quindi il prezioso carico nell’orbita di Marte, dove la sonda dell’ESA lo afferrerà e riporterà il materiale sulla Terra.
I campioni di Perseverance
Perseverance ha fatto molti progressi sul fronte del campionamento fino ad oggi. Il rover ha già riempito e sigillato 18 dei suoi 38 tubi in titanio così come 3 dei suoi 5 “tubi testimoni”, che aiuteranno i membri del team di missione a valutare la pulizia del sistema di campionamento di Perseverance.
Il rover ha anche iniziato a immagazzinare i campioni, rilasciando 4 dei 10 previsti in una zona chiamata Three Forks. Si tratta di un deposito backup, nel caso in cui Perseverance non sia in grado di portare i suoi campioni al lander quando sarà il momento. Il rover è in buona forma ora, ma non c’è alcuna garanzia che sia in grado di operare nominalmente fino alla fine del decennio.
Se necessario, due piccoli elicotteri lanciati a bordo del lander andranno a prelevare una ad una le provette dal deposito backup.
Con questo “piano B” in mente, il team della missione ha raccolto 2 campioni da ciascuna delle rocce bersaglio. Perseverance trasporta un set, l’altro verrà rilasciato nella zona di Three Forks.
Gli elicotteri di recupero saranno ispirati a Ingenuity, il velivolo da 1,8 kg che ha viaggiato verso Marte con Perseverance.
Perseverance e Ingenuity
Il compito principale di Ingenuity era dimostrare che l’esplorazione aerea è possibile su Marte nonostante la sottile atmosfera del pianeta, che è solo l’1% più densa di quella della Terra al livello del mare. Il piccolo velivolo ha rapidamente raggiunto questo obiettivo durante una campagna dimostrativa di 5 voli e ora sta operando come scout per Perseverance in un’ambiziosa missione estesa.
Ingenuity ha ora 37 voli al suo attivo, per un totale di 7,6 km percorsi. Perseverance, da parte sua, ha accumulato quasi 14 km, e questo dato aumenterà considerevolmente durante la missione estesa.
Dopo avere terminato il lavoro al deposito di Three Forks, Perseverance si dirigerà verso la cima dell’antico delta del fiume Jezero, probabilmente terminando la scalata a febbraio. Il rover esplorerà quindi la regione per i successivi 8 mesi circa, cercando, tra le altre cose, le rocce che sono state trascinate nel cratere dall’antico fiume.