Il nucleo solido della Terra potrebbe aver alterato il proprio movimento sulla base di una serie di processi interni dalla frequenza circa decennale: l’ipotesi è stata formulata dagli scienziati dell’Università di Pechino, che hanno studiato i meccanismi legati alla rotazione del nucleo interno della Terra. I dettagli sono stati pubblicati su Nature Geoscience.
Secondo i ricercatori, comprendere come avvengono le alterazioni nel movimento del nucleo potrebbe essere utile per capire come e in che misura i vari strati della Terra possono interagire.
Il team, guidato da Yi Yang e Xiaodong, ha esaminato la distinzione nella forma d’onda e nel tempo di percorrenza delle onde sismiche provenienti da terremoti che hanno attraversato il nucleo interno della Terra sin dagli anni ’60.
Gli autori hanno spiegato che la parte più interna del pianeta raggiunge temperature simili a quelle riscontrate sulla superficie del Sole, ma la forte pressione impedisce al metallo di cui il nucleo è composto di fondere completamente. Il nucleo interno può muoversi in modo diverso rispetto al pianeta: la rotazione dipende dal campo magnetico generato dal nucleo esterno e dagli effetti gravitazionali del mantello.
I ricercatori hanno scoperto che dal 2009 sono stati registrati pochi cambiamenti, suggerendo che la rotazione del nucleo interno si sia interrotta. Gli scienziati sospettano inoltre che questo rallentamento possa dipendere da un’inversione nel movimento del nucleo. Tra le possibili conseguenze potrebbero esservi cambiamenti nelle osservazioni geofisiche, come il calore del campo magnetico o la lunghezza del giorno.