Un satellite della NASA non operativo dovrebbe rientrare nell’atmosfera terrestre tra domenica 8 e lunedì 9 gennaio. L’esercito americano prevede che l’Earth Radiation Budget Satellite (ERBS) da 2.450 km tornerà sul suo pianeta natale intorno alle 23:40 UTC dell’8 gennaio (le 00:40 ora italiana del 9 gennaio), con un’incertezza di più o meno 17 ore, hanno riferito i funzionari della NASA.
“La NASA si aspetta che la maggior parte del satellite bruci mentre viaggia attraverso l’atmosfera, ma si prevede che alcuni componenti sopravvivano al rientro,” hanno spiegato i funzionari dell’agenzia. “Il rischio di danni a chiunque sulla Terra è molto basso, circa 1 su 9.400“.
Secondo la società di consulenza Aerospace Corp., la traiettoria di rientro passa sopra l’Africa, l’Asia, il Medio Oriente e le aree più occidentali del Nord e del Sud America.
La missione del satellite NASA ERBS
ERBS, parte della missione Earth Radiation Budget Experiment composta da 3 satelliti, è stata lanciata in orbita terrestre bassa con lo Space Shuttle Challenger nel 1984.
ERBS ha utilizzato tre strumenti scientifici per studiare come il nostro pianeta assorbe e irradia l’energia solare. È stato progettato per funzionare solo per due anni, ma ha continuato a funzionare fino al 2005, dopodiché è diventato un grosso pezzo di spazzatura spaziale. Da allora, la resistenza atmosferica ha abbassato gradualmente l’orbita del veicolo.
Il tuffo mortale di ERBS
Il tuffo mortale di ERBS segue altri – certamente più drammatici – rientri di spazzatura spaziale.
Nel 2022, ad esempio, due stadi centrali di razzi cinesi Long March 5B da circa 21 tonnellate sono ricaduti sulla Terra in modo incontrollato. Questi incidenti si sono verificati rispettivamente a luglio e novembre, in entrambi i casi circa una settimana dopo che i razzi hanno contribuito a lanciare nuovi moduli verso la stazione spaziale cinese Tiangong.
I primi stadi di altri razzi orbitali vengono indirizzati verso la distruzione controllata subito dopo il decollo o rientrano con atterraggio sicuro per un futuro riutilizzo (nel caso dei booster di SpaceX). Per questo motivo i rientri dei vettori Long March 5B hanno attirato critiche dalla comunità spaziale.
ERBS è un caso diverso, ovviamente: è stato in orbita per quasi 4 decenni. Tuttavia, l’imminente schianto del veicolo spaziale ci ricorda che l’orbita terrestre è popolata da parecchia spazzatura spaziale, una minaccia crescente man mano che vengono lanciati sempre più satelliti.