Incidente sfiorato ieri in orbita terrestre bassa: lo scontro avrebbe potuto creare migliaia di pezzi di pericolosi detriti spaziali. La società di monitoraggio satellitare e rilevamento di collisioni LeoLabs ha individuato un quasi incidente tra due oggetti spaziali russi non operativi, parte di un razzo e un satellite spia, che si sono sfiorati con un margine incredibilmente ristretto.
Secondo una dichiarazione di LeoLabs, i due oggetti si sono si sono mancati di poco, 6 metri, con un margine di errore di “solo poche decine di metri“.
Anche se fortunatamente i due oggetti non si sono scontrati, LeoLabs ha affermato avrebbe potuto verificarsi uno “scenario peggiore” che avrebbe potuto generare migliaia di altri detriti spaziali in un effetto a catena. Man mano che l’orbita terrestre bassa (LEO) diventa sempre più affollata, questi eventi stanno diventando più comuni, evidenziando la reale minaccia per l’ambiente in cui operano la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e migliaia di satelliti fondamentali.
Sfiorato scontro tra detriti spaziali russi
Secondo LeoLabs, i due oggetti erano un razzo SL-8 e Cosmos 2361, un satellite spia russo non più operativo, progettato per intercettare segnali elettronici come comunicazioni radio o trasmissioni radar. Cosmos 2361 è stato lanciato nel 1998, secondo la NASA, mentre SL-8 è una nomenclatura del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti per la famiglia di razzi sovietici Kosmos-3 che è entrata in servizio per la prima volta nel 1964 e ha continuato a volare fino al 2009.
Lo scontro sfiorato è avvenuto in quello che LeoLabs chiama un “brutto quartiere” nella LEO che si estende da 950 a 1050 km. “Questa regione ha un notevole potenziale di generazione di detriti in LEO a causa di un mix di eventi di rottura e oggetti abbandonati,” ha spiegato LeoLab. “In particolare, questa regione ospita circa 160 corpi di razzi SL-8 insieme ai loro 160 payload dispiegati oltre 20 anni fa“. LeoLabs ha aggiunto che solo tra giugno e settembre 2022 si sono registrati 1.400 quasi-incidenti simili in questa regione della LEO.
Il problema dei detriti spaziali nella LEO
Incidenti come questi rendono sempre più pressante la necessità di nuove strategie per mitigare o rimuovere i detriti orbitali dalla LEO. Attualmente ci sono quasi 30mila pezzi di detriti orbitali monitorati dal Dipartimento della Difesa statunitense, ma molti altri sono troppo piccoli per essere rilevati, secondo la NASA.
La minaccia rappresentata dai detriti orbitali ormai è ben nota. La ISS, che orbita più in basso di questo recente quasi incidente, a circa 408 km, ha dovuto eseguire numerose manovre negli ultimi mesi per schivare spazzatura spaziale. Si ritiene che un minuscolo oggetto, forse un frammento orbitale, sia responsabile di una falla a bordo di una navicella spaziale Soyuz attualmente attraccata alla ISS.
Man mano che più detriti si accumulano nell’orbita terrestre, le collisioni possono generare ancora più frammenti in uno spaventoso effetto a catena teorico noto come Sindrome di Kessler. La teoria propone che gli impatti a cascata di detriti spaziali potrebbero un giorno ostacolare le ambizioni spaziali dell’umanità, rendendo lo Spazio intorno alla Terra invalicabile.