Vulcano, il bollettino INGV: “si attendono improvvisi fenomeni esplosivi”

L'INGV si attende per l'isola di Vulcano un incremento della sismicità e improvvisi fenomeni esplosivi impulsivi, come le esplosioni freatiche
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L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha pubblicato oggi il bollettino settimanale per l’attività sismica sull’isola di Vulcano, con riferimento al periodo che va dal 23/01/2023 al 29/01/2023.

Alla luce dei dati di monitoraggio, scrive l’INGV, si evidenzia:

  • Temperatura delle fumarole crateriche: le temperature registrate sull’orlo craterico sono stabili su valori elevati.
  • Flusso di CO2 in area craterica: il flusso di CO2 in area craterica si mantiene su valori elevati.
  • Flusso SO2 in area craterica: stabile su un livello moderatamente medio-alto.
  • Geochimica dei gas fumarolici: non ci sono aggiornamenti.
  • Flusso di CO2 alla base del cono di La Fossa e nell’area di Vulcano Porto: nei siti C. Sicilia, P4max e Rimessa, i flussi di CO2 mostrano valori al di sopra dei livelli di background e stabili; nel sito Faraglione i valori registrati sono prossimi al background.
  • Geochimica degli acquiferi termali: Nel pozzo Camping Sicilia si registra un trend in aumento per la conducibilità e valori stabili per la temperatura; nel pozzo Bambara si osserva un leggero trend in aumento dei parametri monitorati.
  • Sismicità locale: Valori molto bassi del tasso di accadimento degli eventi
  • Sismicità regionale: Bassa attività di fratturazione, sono stati registrati 2 terremoti con magnitudo massima pari a 2.3
  • Deformazioni – GNSS: La rete GNSS permanente non ha misurato variazioni significative.
  • Deformazioni – Clinometria: La rete clinometrica non ha registrato variazioni significative.
  • Gravimetria: Non sono state registrate variazioni significative.

Considerando quanto emerso gli scenari attesi sono numerosi. I possibili fenomeni attesi nel breve/medio termine sono di seguito elencati:

  • ulteriore aumento del degassamento fumarolico e diffuso;
  • incrementi della temperatura dei gas e dei loro flussi, con variazioni della falda termale;
  • incremento della sismicità legata alla attività idrotermale e comparsa di sismicità vulcano-tettonica;
  • incremento delle deformazioni;
  • movimenti di versante;
  • possono avvenire in maniera improvvisa fenomeni esplosivi impulsivi quali esplosioni freatiche.

L’INGV sottolinea in particolare il perdurare della pericolosità legata alla diffusione di CO2 dai suoli ed al conseguente accumulo in prossimità delle zone di emissione a mare, in zone sottovento, topograficamente ribassate, e soprattutto in luoghi chiusi, seppure i dati di monitoraggio abbiano mostrato che accumuli di CO2 con concentrazioni potenzialmente letali siano possibili anche in aree aperte.

Il raggiungimento di tali livelli di CO2 appare comunque fortemente dipendente dall’intensità delle esalazioni dal suolo e dalle condizioni meteorologiche, entrambe fortemente variabili nello spazio e nel tempo, rendendo così estremamente difficile la prevedibilità di condizioni localmente pericolose. Infine, la condizione di intenso ed anomalo degassamento nell’area della Spiaggia di Levante, Vasca dei fanghi e tratto di mare antistante, suggerisce un’attività elevata del sistema idrotermale locale ed una dinamica dei fluidi molto sostenuta, rendendo più elevata (seppure non quantificabile) la pericolosità da esplosioni freatiche in tutta la zona indicata.

Per consultare il bollettino integrale: Bollettino settimanale Vulcano.

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