Il 13 febbraio 1983 a Champoluc, in val d’Ayas (Aosta), si è verificato uno dei più gravi incidenti funiviari dell’arco alpino. A causa dello sganciamento di una cabina dalla fune portante dell’impianto che portava gli sciatori al Crest, 3 di queste sono cadute al suolo da un altezza di 20 metri: 10 persone sono morte sul colpo, mentre una ragazza di 20 anni è morta qualche giorno dopo all’ospedale di Novara a causa delle gravi ferite riportate.
Unico sopravvissuto Stefano Borlini, che all’epoca aveva 9 anni: nella caduta ha riportato gravi fratture ed è rimasto in coma 2 settimane.
Tratti in arresto, con l’accusa di omicidio plurimo, l’amministratore delegato della società, Ferruccio Fournier, il caposervizio tecnico, Remo Spataro, e il manovratore della cabina, Paolo Cena, tutti assolti al termine del processo.