Sono previsti cambiamenti climatici “disastrosi” per un aumento della temperatura tra i 3 e i 5 gradi entro il 2100, gli effetti saranno catastrofici, è quanto ha dichiarato in una nota Alberto Rotondi professore del Dipartimento di Fisica dell’Università di Pavia: “I modelli climatici prevedono, entro il 2100 un aumento della temperatura tra 3 e 5 gradi e un aumento del livello dei mari di più di 1 metro, con effetti anche catastrofici su molti insediamenti umani”.
Il clima sta veramente cambiando?
Afferma inoltre Rotondi: “Lo studio scientifico del clima vuole rispondere alle domande: il clima sta cambiando (rispetto a cosa)? Se sì, quali sono le cause? I cambiamenti saranno pericolosi per le società umane? Se sì, cosa può fare l’uomo per difendersi? Le osservazioni più recenti da parte di satelliti, stazioni di terra e boe sottomarine, mostrano un riscaldamento del Pianeta, di circa 1 grado rispetto alle temperature medie di 60-80 anni fa e un incremento anomalo della anidride carbonica (CO2) e altri gas serra, avvenuto negli ultimi 50-60 anni.”
“Se si confrontano questi dati con i dati climatici dell’ultimo milione di anni, ottenuti principalmente dai carotaggi dei ghiacci antartici, risulta evidente una anomalia, non tanto nella temperatura, quanto nella concentrazione di gas serra, passati da 280 a 420 parti per milione (ppm) in poche decine di anni, un aumento mai avvenuto prima” ha infine concluso il professore.
“Il cambiamento climatico c’è . L’incremento di gas serra è dello stesso ordine di quello prodotto dall’uomo”
“Il punto cruciale è che l’incremento annuale di gas serra è dello stesso ordine di quello prodotto dalle attività umane (40 miliardi di tonnellate di CO2 all’anno), il che giustifica, sulla base dei dati misurati, le politiche di mitigazione, che hanno come obiettivo la riduzione delle emissioni. Senza questa riduzione, i modelli climatici prevedono, entro il 2100 – ha continuato Rotondi – un aumento della temperatura tra 3 e 5 gradi e un aumento del livello dei mari di più di 1 metro, con effetti anche catastrofici su molti insediamenti umani. Analizzando l’energia prodotta e consumata dalle società umane e il loro contributo alle variazioni climatiche appare evidente che, durante la transizione verso le energie rinnovabili (sole, vento, idroelettrico), che durerà alcuni decenni, sarà necessario continuare ad usare le attuali fonti di energia. Tra queste fonti, occorrerà privilegiare quelle che hanno una ridotta emissione di gas serra, cioè il gas e l’energia nucleare”.
“Essenziale portare l’educazione ambientale nelle scuole”
Secondo quanto ha affermato Roberto Perotti, Presidente dell’ Ordine Geologi della Lombardia: “E’ essenziale spiegare ai ragazzi che un domani saranno classe dirigente, cosa sia un terremoto, come e perché sono in corso i cambiamenti climatici, perché sia importante avere una terra coltivata e curata”. Ha continuato Perotti: “C’è l’impegno, in prima linea, dell’Ordine dei Geologi della Lombardia, nel favorire la conoscenza di tali temi nell’ambito del Piano di Formazione Professionale e l’auspicio è anche che si arrivi ad introdurre l’Educazione Ambientale in modo permanente nei programmi ministeriali”.