Crani di lucertola del Giurassico forniscono indicazioni sull’evoluzione dei rettili

I crani di due specie di lucertola danno nuove indicazioni sull'evoluzione dei rettili
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I crani parzialmente conservati di due nuove specie di lucertola del tardo Giurassico (circa 145 milioni di anni fa) del Nord America sono descritti in un articolo pubblicato su Nature Communications.

Entrambi i fossili rappresentano gli squamati della corona, un gruppo che comprende le lucertole viventi, e forniscono indicazioni sulle relazioni tra i gruppi all’interno di questo clade e sull’evoluzione dei rettili.

Evoluzione dei rettili

I fossili delle prime fasi evolutive degli squamati sono limitati e generalmente mal conservati, con il più antico materiale scheletrico non frantumato che risale al periodo Cretaceo (circa 145,5-65,5 milioni di anni fa).

Mentre potenziali serpenti, gekko e skink sono stati riportati dal Giurassico (circa 200-145,5 milioni di anni fa), la variabilità della loro conservazione ha fatto sì che la loro collocazione in relazione a fossili più recenti non sia chiara. In generale, lo stato della documentazione fossile ha oscurato la radiazione e la diversificazione di questo gruppo e limitato le ipotesi sulla distribuzione geografica degli squamati.

Lo studio

I ricercatori descrivono due nuove lucertole, Eoscincus ornatus e Microteras borealis, provenienti dal tardo Giurassico del Nord America. Le analisi anatomiche del cranio parzialmente conservato di Eoscincus ornatus e del cranio di Microteras borealis. Scoperti di recente, mostrano che questi fossili appartengono a un gruppo che comprende lucertole, lucertole cinte, lucertole notturne, lucertole dagli occhiali, lucertole a coda di frusta, lucertole muraiole e anfisbaeni.

I tratti dei fossili

Questi fossili presentano tratti ancestrali, non riscontrabili in esemplari più recenti di questo gruppo, ed evidenziano le differenze tra gli alberi evolutivi degli squamati basati sulla forma e sui dati genetici.

L’espansione contemporanea di dinosauri, mammiferi e tartarughe, combinata con questi risultati, suggerisce che l’espansione dell’Oceano Atlantico è stata associata alla biogeografia dei vertebrati terrestri.
Questo lavoro supporta la nostra comprensione degli episodi di innovazione morfologica nei rettili e illustra come i primi squamati si siano evoluti nelle lucertole che vivono oggi.

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