Anche il Kenya va in orbita con un mini satellite (CubeSat) che volerà a costo zero a bordo del razzo Vega C. L’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari Spaziali (Unoosa) e Avio hanno infatti selezionato un consorzio guidato dall’Università di Nairobi, insieme all’Università dell’Arizona e all’organizzazione no-profit Space Trust, come primo vincitore del programma ‘Accessing space with Vega C’, che nell’ambito dell’iniziativa ‘Access to Space for All’ intende favorire la costruzione di capacità per la progettazione, lo sviluppo, l’operatività e l’utilizzo dei satelliti con un focus sui Paesi in via di sviluppo.
“Avio e Arianespace sono entusiasti di offrire ai nostri amici kenioti questa opportunità di lanciare un satellite a bordo del Vega C e di supportare l’Unoosa nella sua iniziativa per sviluppare attività legate allo spazio per i Paesi che si affacciano nel settore”, afferma Angelo Fontana, vicepresidente Strategia e Innovazione di Avio. “Vega C è il nuovo nato della famiglia di razzi Vega: con il successo del suo volo inaugurale del 13 luglio 2022, ha dimostrato le sue migliori capacità, non solo in termini di prestazioni, ma anche di flessibilità e versatilità. È particolarmente adatto per i piccoli satelliti che mirano a raggiungere l’orbita terrestre bassa insieme a un carico principale, come il CubeSat NaSPUoN-0GPM2030 dell’Università di Nairobi. Altre missioni simili seguiranno nei prossimi anni”.
“Il Kenya sta usando strategicamente le diverse opportunità pratiche per sviluppare il suo settore spaziale e speriamo che il lancio del suo CubeSat 3U con Vega C possa migliorare ulteriormente le sue capacità”, aggiunge Niklas Hedman dell’Unoosa. “Questa è un’ottima opportunità per l’Università di Nairobi per continuare a costruire la sua capacità di realizzare nano-satelliti, che è un enorme fattore positivo per il nascente settore spaziale del Kenya“, sottolinea il responsabile del CubeSat Mwangi Mbuthia. “Vorrei ringraziare il nostro partner Avio per averci offerto questa opportunità come un grande contributo per colmare il gap di capacità spaziali. Non vediamo l’ora di lavorare insieme per supportare il Kenya nel realizzare questa missione“, ha commentato ancora Hedman.