Roma ospiterà il Vertice Onu su Sistemi alimentari e sostenibilità: attesi 193 Capi di Stato

Sostenibilità e filiera alimentare: pianificato il prossimo summit Onu, si terrà a Roma a luglio
MeteoWeb

La Farnesina ha reso noto che il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha incontrato la vice segretaria generale delle Nazioni Unite Amina Mohammed, con cui ha concordato di tenere a Roma dal 24 al 26 luglio 2023 il summit internazionale a seguito del Vertice sui Sistemi alimentari, tenutosi a New York nel 2021, il cui pre-Vertice si era tenuto proprio a Roma nell’estate del 2021. Vi prenderanno parte capi di Stato e di Governo e ministri dei 193 Paesi membri dell’ONU. L’evento ”Un Food Systems Stocktaking Moment” sarà ospitato dall’Italia in collaborazione con le agenzie del Polo agroalimentare romano (Fao, Ifad, Pam), lo Un Food Systems Coordination Hub e il più ampio sistema delle Nazioni Unite.

Nel valorizzare il ruolo ricoperto dall’Italia nel panorama dell’Onu, Tajani ha ricordato che l’Italia ospita numerose Agenzie onusiane (si consideri che il Polo Agroalimentare di Roma è il terzo più importante ‘‘hub’‘ delle Nazioni Unite nel mondo dopo New York e Ginevra), è il settimo contributore al bilancio dell’ONU ed è il Paese occidentale che fornisce il maggior numero di Caschi Blu. L’incontro ha rappresentato anche l’occasione per un confronto sulle principali crisi internazionali: tra queste, quelle che riguardano l’Afghanistan e gli effetti globali della guerra in Ucraina (crisi energetica, instabilità finanziaria e, soprattutto, sicurezza alimentare). Il vice premier e la vice segretario generale si sono soffermati in particolare sulle crisi africane (tra queste, Sahel e Corno d’Africa) e sulla necessità di un impegno globale per lo sviluppo sostenibile del Continente, anche attraverso investimenti innovativi nella filiera agroalimentare e nella formazione delle giovani generazioni africane. L’Italia, ha sottolineato Tajani, è pronta da subito a fare la sua parte. In tutti i casi, si è registrato un sostanziale accordo sulla necessità che le crisi vadano risolte in via multilaterale e che venga garantita l’assistenza umanitaria alle popolazioni vittime di crisi emergenziali.

La Farnesina ha reso nuovo che l’obiettivo principale è offrire ai Paesi l’opportunità di promulgare i risultati dei progressi compiuti a livello nazionale dal vertice del 2021 e sui loro contributi al raggiungimento dell’Agenda 2030, in un contesto globale profondamente mutato rispetto a due anni fa. Nel corso dell’incontro, il vice premier ha anche ribadito che il multilateralismo incentrato sulle Nazioni Unite è un cardine della politica estera italiana e ha confermato il sostegno alla visione dell’Onu delineata nel rapporto del segretario generale Antonio GuterresOur Common Agenda”.

Francesco Battistoni, vice presidente della Commissione Ambiente alla Camera, ha dichiarato con orgoglio che si tratta di un evento mondiale in cui 193 Paesi metteranno al centro della loro agenda la necessità di adottare impegni comuni per lo sviluppo sostenibile di quelle aree del mondo che necessitano di coesione e collaborazione internazionale per progredire e crescere. Questo evento è frutto di una partecipazione di tutti i paesi a questo tema sensibile e del grande lavoro svolto del ministro Tajani.

Ancora una volta l’Italia è in prima linea e dimostra credibilità, lealtà e senso della cooperazione che sono prerogative imprescindibili e chiare nella comunità nazionale ed internazionale nel panorama attuale.

 

Condividi