Un imponente quantitativo di tonno rosso è stato sequestrato ieri dalla nave Gregoretti della Guardia Costiera, nel corso di un’ispezione ad un peschereccio della marineria siciliana, a 60 miglia a est di Catania.
Dal controllo è emersa la detenzione a bordo di n. 267 esemplari di tonno rosso, tutti al di sotto della taglia minima prevista dalle disposizioni vigenti nonché pescati illegalmente in assenza di una quota autorizzata. Il pescato, per un quantitativo complessivo di circa 1100 kg, è stato quindi sequestrato con il supporto della motovedetta CP 276 della Guardia Costiera di Catania e sbarcato a Riposto.
A bordo del peschereccio sono stati, inoltre, individuati e sequestrati anche n. 6 esemplari di pesce spada tagliati in pezzi, allo scopo di rendere più complessa la misurazione della loro lunghezza e tentare di eludere la sanzione prevista dalla normativa unionale in materia di sottomisura. Il prodotto sequestrato è stato interamente devoluto in beneficenza al Banco Alimentari.
Nave Gregoretti ha quindi posto sotto sequestro gli strumenti di pesca utilizzati per la cattura illecita del pescato (i palangari derivanti).
Elevati inoltre diversi verbali amministrativi a carico del Comandante dell’Unità con sanzioni pecuniarie di € 33.333,00 per la pesca illegale del tonno sottomisura ed € 2667 per la mancata compilazione del logbook (Giornale di Bordo), oltre alla pena accessoria dell’assegnazione per infrazioni gravi di n. 12 punti sulla licenza di pesca, ovvero il massimo consentito dalla norma.
Infine, dal controllo dei documenti, è emersa l’irregolare presenza a bordo di due membri d’equipaggio.
La nave Gregoretti della Guardia Costiera proseguirà, nei prossimi giorni, la propria attività di vigilanza sulla pesca IUU (Illegal, Unreported and Unregulated) in acque internazionali, nell’ambito della campagna di controllo denominata «MSC 1 highly migratory species», coordinata dall’Agenzia europea EFCA (European fisheries control Agency), che vede a bordo dell’Unità anche la presenza di funzionari dell’Agenzia e di altri Stati membri dell’Unione.
Detta attività di vigilanza in mare si inquadra nel più ampio obiettivo di contrasto della pesca illegale, allo scopo di preservare le risorse ittiche attraverso la tutela dei tempi di riproduzione delle specie.