Si sa troppo poco sull’inquinamento dell’aria interna e su come influisce sulla nostra salute. Secondo gli esperti è dunque necessaria un’azione globale per affrontare questa sfida lasciata troppo a lungo da parte. A sostenerlo sono Chris Whitty, ufficiale medico capo in Inghilterra, Deborah Jenkins e Alastair Lewis in un commento pubblicato su Nature questa settimana . L’attuale inerzia persiste nonostante l’inquinamento dell’aria interna possa aver causato, nel 2020, quasi lo stesso numero di morti a livello globale dovuto all’inquinamento esterno
L’inquinamento atmosferico è una delle principali cause di malattie, tra cui l’asma, il cancro ai polmoni e la broncopneumopatia cronica ostruttiva. Mentre gli standard minimi di qualità dell’aria all’aperto sono stati fissati a livello globale dall’Oms e da leggi nazionali, l’inquinamento dell’aria interna non ha la stessa attenzione. Questo nonostante le persone nelle nazioni industrializzate trascorrano circa l’80-90% del loro tempo al chiuso. Anche la scienza dell’inquinamento dell’aria interna è meno sviluppata di quella dell’aria esterna.
La ricerca sull’inquinamento interno
Gli autori evidenziano la necessità, per la scienza dell’inquinamento dell’aria interna, di porre attenzione a cinque aree in particolare. Questi includono la definizione di un’ampia serie di parametri per la qualità dell’aria interna, per sostenere le priorità della ricerca e controllare le emissioni. Vi è poi lo sviluppo di modelli migliori per le emissioni interne. E’ necessario poi esplorare gli effetti delle variazioni locali nella costruzione, nell’uso e nella ventilazione degli edifici. Infine, è indispensabile comprendere i modi più opportuni per migliorare la qualità dell’aria interna.
“È tempo che i ricercatori sviluppino le prove che consentiranno a governi, imprese e individui di raccogliere il testimone e ideare standard globali basati sulla scienza per la qualità dell’aria interna, per ridurre le emissioni, l’esposizione e i danni“, concludono.