Acqua: migliora la situazione dei bacini in Sardegna dopo piogge e neve

Al 31 gennaio scorso, gli invasi della Sardegna erano pieni, in media, per il 77%, in salito dal 60% del mese di dicembre
MeteoWeb

Con le piogge e le nevicate del mese scorso, è migliorata la situazione delle scorte idriche negli invasi della Sardegna. Al 31 gennaio scorso, erano pieni, in media, per il 77%, per un totale di 1 milione di 398.456 metri cubi. Lo scorso dicembre la percentuale era del 60% e a novembre del 57%, secondo gli ultimi dati pubblicati dal Cedoc, il Centro di documentazione dei bacini idrografici della Sardegna. 

Alcuni bacini restano, però, in sofferenza, in particolare nel Nord-Ovest dell’isola, in alcune zone del Nuorese e nell’Iglesiente. In particolare, si segnala un livello di pericolo per l’Alto Coghinas, dove l’invaso di Sos Canales è pieno solo per il 66% e quello di Monte Lerno, a Coghinas, per il 57%. Raggiunge il 61% il sistema del Temo-Cuga, dove gli invasi del Bidighinzu (pieno al 76%) e del Cuga (72%) compensano solo in parte il 56% che si registra a Monteleone Roccadoria sul Temo. Nell’Alto Flumendosa la percentuale è del 47%: l’invaso di Bau Muggeris è pieno solo per il 44%, mentre quello di Santa Lucia supera la capienza. Preoccupa soprattutto la situazione nell’Alto Cixerri (38%) – a Punta Gennarta la percentuale è di appena il 31%, a Medau Zirimilis al 50% – e nell’Alto Taloro: a Olai le scorte sono al 35%, mentre l’invaso del Govossai, assai più piccolo, è pieno.

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