A luglio il lancio di Euclid, il cacciatore del lato oscuro dell’Universo

Importante il ruolo dell'Italia, che alla missione contribuisce attraverso l'ASI con l'INAF, INFN, università e aziende
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E’ stato programmato a luglio il lancio di Euclid, il cacciatore del lato oscuro dell’universo. L’Agenzia Spaziale Europea intendeva lanciare il satellite lanciare nell’estate 2022, ma la missione è stata bloccata in seguito alla guerra in Ucraina e alla conseguente rottura delle relazioni con la Russia sia da parte dell’ESA e di Arianespace, la società che gestisce i lanci dalla base europea di Kourou (Guyana Francese).

Importante il ruolo dell’Italia, che alla missione contribuisce attraverso l’Agenzia Spaziale Italiana con l’Istituto Nazionale di Astrofisica, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, università e aziende.

Il lancio era inizialmente previsto nell’estate 2022 con una Soyuz e riusciremo a lanciare nell’estate 2023 con il Falcon 9. Inoltre con tutte le complicazioni tecnologiche i costi della missione si sono tenuti i costi sotto controllo,” ha affermato Barbara Negri, responsabile per l’ASI di Volo umano e Sperimentazione scientifica. “Il 2023 sarà un anno davvero straordinario per le missioni spaziali, abbiamo molti progetti in divenire e siamo entusiasti delle scoperte che questi mesi ci porteranno. La missione Euclid rappresenta sicuramente una delle più affascinanti avventure di quest’anno, che potrebbe aiutarci a capirne di più in merito alla materia e all’energia oscura“.

Alla fine della sua vita operativa, che prevede circa sei anni e mezzo di osservazioni – ha proseguito Negri – Euclid avrà prodotto immagini e dati fotometrici per più di un miliardo di galassie e milioni di spettri di galassie. Questi dati saranno di grande importanza per molti settori dell’astrofisica“.

L’Italia riveste un ruolo molto importante in Euclid – ha dichiarato Elisabetta Tommasi, dell’Unità esplorazione e osservazione dell’Universo dell’ASI – in particolare, al nostro paese sono affidati il coordinamento del Ground Segment Scientifico (SGS) e la responsabilità di uno dei nove Science Data Center. Gli scienziati italiani dovranno quindi gestire il trattamento dei dati, la rimozione degli effetti strumentali sulle informazioni raccolte da NISP, il confronto con le altre fonti e la preparazione dei risultati da distribuire alla comunità scientifica“.

L’Italia ha inoltre fornito l’elettronica di controllo e acquisizione dei dati di VIS e NISP e la ruota che contiene gli elementi dispersori dello spettrometro, sottosistemi che sono stati realizzati dall’industria nazionale, in collaborazione con l’Istituto nazionale di astrofisica (INAF) e l’Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN). Il software di bordo è stato sviluppato dai ricercatori INAF.

Abbiamo inoltre la responsabilità della pianificazione e dell’ottimizzazione di tutte le osservazioni – ha proseguito Negri – che riguarderanno circa un terzo di tutto il cosmo. La mole di dati che otterremo sarà davvero ingente, parliamo di decine di petabyte, che ci permetteranno di realizzare una mappa tridimensionale del cosmo, da confrontare con le conoscenze attuali. Questa missione potrebbe permetterci di approfondire la nostra conoscenza della materia e dell’energia oscura“. “Attualmente abbiamo a disposizione le tessere di un puzzle, ed Euclid potrebbe aiutarci non solo a scoprire nuovi tasselli, ma anche a individuare una chiave utile a mettere insieme ciò che sappiamo attraverso le informazioni raccolte da strumenti diversi. Questa missione, potrebbe fornire preziose informazioni sull’Universo vicino e sulle galassie primordiali,” ha concluso Negri.

Euclid, un gioiello tecnologico

Euclid realizzerà una mappa 3D del cosmo (con il tempo come terza dimensione) osservando miliardi di galassie fino a 10 miliardi di anni luce, su oltre un terzo del cielo. Affronterà alcune delle domande fondamentali della cosmologia, come per esempio:

  • Qual è l’origine dell’Universo?
  • Perché l’Universo si sta espandendo a un ritmo accelerato?
  • Qual è la natura della materia oscura?
  • Che cos’è l’energia oscura?

Euclid è un gioiello tecnologico che svolgerà un ruolo di primo piano nelle impegnative missioni scientifiche dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) con il contributo di molte agenzie spaziali nazionali, tra cui l’Agenzia Spaziale Francese (CNES) e quella l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).

Thales Alenia Space in Italia è il prime contractor del satellite della missione Euclid ed è anche responsabile del suo modulo di servizio, oltre a guidare il team industriale di oltre 120 aziende europee.
Tutte le attività di integrazione del satellite Euclid sono state completate presso la sede di Thales Alenia Space a Torino.

Il carico utile di Euclid consiste in un telescopio con apertura di 1,2 metri e due strumenti: il visual imager (VIS) e lo spettrometro e fotometro per il vicino infrarosso (NISP).

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