Imprevisto per la piccola sonda Lunar Flashlight, la NASA cambia i piani

Dopo avere lottato contro i problemi del propulsore, alla fine il CubeSat non riuscirà a raggiungere l'orbita lunare
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La NASA ha nuovi piani per la sua piccola sonda lunare, che ha difficoltà a raggiungere il nostro satellite. Lunar Flashlight è stata lanciata nel dicembre 2022 con un razzo Falcon 9 SpaceX, per una missione alla ricerca di ghiaccio d’acqua sulla Luna. Il CubeSat mirava a testare un nuovo propellente “verde” durante il suo viaggio di 4 mesi verso l’orbita lunare, ma, dopo avere lottato contro i problemi del propulsore, alla fine non riuscirà a raggiungere l’orbita lunare: lo hanno reso noto i funzionari della NASA.

Il team di Lunar Flashlight riprogrammerà il CubeSat affinché effettui flyby lunari mensili, se possibile, a partire da giugno. Se il piano funzionera, Lunar Flashlight fornirà comunque preziose informazioni, poiché sorvolerà il Polo Sud della Luna, dove la NASA intende fare atterrare gli astronauti del programma Artemis, intorno al 2025.

Le dimostrazioni tecnologiche sono attività ad alto rischio e ad alto rendimento intese a spingere le frontiere della tecnologia spaziale,” hanno affermato i funzionari della NASA. “Le lezioni apprese da queste sfide aiuteranno le missioni future che faranno avanzare ulteriormente questa tecnologia“.

Lunar Flashlight, i problemi di propulsione

Il lancio dell’11 dicembre di Lunar Flashlight è stato impeccabile. La minuscola sonda è volata nello Spazio con a un lander lunare privato giapponese che trasportava il rover lunare Rashid, costruito dagli Emirati Arabi Uniti. La missione, guidata dalla compagnia di Tokyo ispace, rimane sulla buona strada per un atterraggio ad aprile.

Il CubeSat della NASA, invece, ha avuto problemi. Gli ingegneri hanno notato problemi di propulsione 3 giorni dopo il lancio, scoprendo che Lunar Flashlight non forniva la spinta prevista. Hanno stabilito che 3 dei 4 propulsori del CubeSat non funzionavano correttamente.

L’orbita di Lunar Flashlight

Uno degli obiettivi di Lunar Flashlight era raggiungere un’orbita ad alone quasi rettilineo (NRHO), prima dell’impiego pianificato di quel percorso da parte della stazione spaziale Gateway della NASA, parte chiave dell’infrastruttura Artemis. Il flyby lunare più vicino dell’orbita lo porta sopra il Polo Sud lunare, dove la NASA vuole fare atterrare gli astronauti, per poi sfrecciare lontano nello Spazio. Fortunatamente, un’altra missione lunare “banco di prova” chiamata CAPSTONE sta attualmente funzionando bene in NRHO lunare.

Poco dopo che i problemi del propulsore sono emersi per la prima volta, la NASA e i partner di missione del Georgia Institute of Technology hanno stimato che Lunar Flashlight potrebbe ancora essere in grado di raggiungere la sua destinazione NRHO utilizzando una serie di accensioni a propulsore singolo. A gennaio, il team ha fatto girare il veicolo spaziale a un giro al minuto e ha acceso il propulsore per diversi periodi di 10 minuti. All’inizio, gli ingegneri pensavano di poter raggiungere l’orbita corretta in 20 giorni, ma il propulsore ha iniziato a funzionare male, hanno spiegato i funzionari della NASA, ed “è diventato chiaro che la spinta erogata non era sufficiente per raggiungere l’orbita pianificata“.

Nonostante i propulsori problematici, gli altri sistemi di Lunar Flashlight rimangono funzionanti e rimane un’altra opzione per portarlo vicino alla Luna. Ora, NASA e Georgia Tech hanno in programma di usare “qualsiasi spinta residua che il sistema di propulsione può fornire” per portare invece il veicolo spaziale in un’orbita terrestre alta, un percorso che consentirà di sorvolare il Polo Sud lunare circa una volta al mese.

laser lunar flashlight
Credit: NASA/JPL-Caltech

Le manovre inizieranno oggi, con la speranza di portare la sonda sulla buona strada per effettuare il suo primo sorvolo lunare a giugno. Se il CubeSat ce la farà, tutti i sistemi sono pronti per la caccia al ghiaccio d’acqua. I funzionari della NASA hanno aggiunto che lo strumento chiave per la ricerca dell’acqua, chiamato riflettometro a quattro laser, sta funzionando bene. “Questo mini-strumento è il primo del suo genere ed è progettato e calibrato per cercare il ghiaccio superficiale all’interno dei crateri permanentemente in ombra al Polo Sud della Luna,” hanno spiegato.

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