Dalla riduzione dell’Iva a più piste ciclabili, il maxi piano Ue sulle biciclette

Via libera dal Parlamento Europeo alla strategia ciclistica Ue per promuovere l'uso della bicicletta a livello comunitario
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Via libera dal Parlamento Europeo alla strategia ciclistica Ue, che sollecita la Commissione Europea a creare per la prima volta nella storia una strategia per promuovere l’uso della bicicletta a livello comunitario. Il testo sottolinea come la bicicletta debba essere riconosciuta come una modalità di trasporto a tutti gli effetti e ne sottolinea i vantaggi per la transizione verde europea: migliore salute, riduzione della congestione stradale e dell’inquinamento acustico, miglioramento della qualità dell’aria e crescita economica. Gli eurodeputati denunciano la mancanza di parcheggi custoditi e di piste ciclabili dedicate nelle città europee ma anche misure insufficienti per prevenire i furti. 

La risoluzione suggerisce, quindi, che le autorità regionali integrino la bicicletta e i sistemi di bike sharing nei piani di mobilità urbana e che favoriscano la maggiore sinergia con altre modalità di trasporto, aumentando, per esempio, i posti per le biciclette nei treni. La risoluzione fissa l’obiettivo di raddoppiare il numero di chilometri percorsi in bicicletta in Europa entro il 2030. 

Il Parlamento Europeo chiede agli Stati di tagliare l’Iva sulle biciclette 

Gli eurodeputati esortano i 27 Paesi membri Ue a “investire molto nella costruzione di infrastrutture ciclabili e a ridurre le aliquote Iva per la fornitura, il noleggio e la riparazione di biciclette e biciclette elettriche”. Questa misura, per il momento, è stata attuata solo dal Portogallo, che a gennaio ha ridotto la sua tassa dal 23% al 6%, diventando così il primo Paese dell’Ue a farlo, secondo la Federazione europea dei ciclisti, dopo che, nel 2021, i governi dei Ventisette hanno concordato di rendere più flessibili le regole dell’Iva in modo che le biciclette potessero avere aliquote ridotte. 

Gli eurodeputati propongono inoltre la costruzione di piste ciclabili parallele ai binari ferroviari che fanno parte della Rete Transeuropea dei Trasporti, e che comprende assi, come il Corridoio Mediterraneo, che Bruxelles considera una priorità per il traffico di persone e merci.  

Gli eurodeputati invitano, inoltre, la Commissione Ue a sostenere la produzione di biciclette e componenti “Made in Europe”, stimolando la produzione europea. I deputati chiedono alla Commissione e agli Stati un maggiore sostegno finanziario per l’industria europea della bicicletta, coprendo la mancanza di investimenti, laddove esiste, e rafforzando la formazione professionale dei suoi lavoratori. 

Con la risoluzione del Parlamento Ue, arriva anche la richiesta alla Commissione di designare il 2024 come Anno europeo della bicicletta. Il settore della bicicletta occupa più di un milione di posti di lavoro nell’Ue che, secondo i calcoli del Parlamento Europeo, possono raddoppiare nel 2030 grazie all’aumento delle biciclette elettriche, un elemento che la risoluzione approvata vede come un’opportunità di crescita.  

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