In un articolo scientifico pubblicato recentemente su Fraunhofer, viene descritto come al giorno d’oggi i droni volino senza un controllo a vista da parte delle persone che li pilotano. I telecomandi convenzionali hanno una portata dotata di un raggio di azione relativamente limitato, il che li rende inadeguati per questo tipo di voli.
D’altro canto, i sistemi più diffusi connessi alla banda della rete mobile e questo provoca interferenze, rendendo meno affidabile la gestione spaziale del volo soprattutto nei luoghi caratterizzati da una copertura parziale della rete.
I ricercatori del Fraunhofer Institute for Telecommunications, Heinrich-Hertz-Institut, hanno progettato nuove funzionalità nel controllo dei droni nel progetto SUCOM per sviluppare un apparato di reti mobili che può essere utilizzato per controllare i droni anche su lunghe distanze e su terreni difficili.
Fino ad oggi, i droni comunicano con il conduttore grazie alla rete mobile non sempre stabile in modo continuativa, ed è questo il motivo delle interruzioni del volo. Gli esperti sospettano che un altro motivo di interruzione del servizio è la connessione contemporanea a troppe torri cellulari, e il passaggio da una rete mobile ad un’altra può portare alla disconnessione.
Per questo motivo gli esperti del progetto SUCOM hanno creato protocolli di comunicazione per l’utilizzo dei droni che regolano i flusso di dati tra il drone e il controller, ma tuttora esistono delle discontinuità di servizio.
Il motivo è dovuto è alla natura dei sistemi di connessione che se non sono sufficientemente stabili creano interruzione del flusso dei dati, incorrendo a problemi vari come la dispersione dei dati stessi. I ricercatori di Fraunhofer HHI hanno quindi collaborato anche con Wingcopter, il produttore di droni dell’Assia, per sviluppare nuovi protocolli di comunicazione per evitare che il flusso dei dati sia discontinuo durante il volo, anche se la velocità dei dati varia.
I droni forniscono informazioni essenziali per la sicurezza, necessarie per la creazione di fotografie aeree, come la posizione, l’altitudine, la direzione di volo, la velocità e altri dati è flussi di dati stabili rappresentano un prerequisito fondamentale per gli elevati requisiti di sicurezza in aviazione.
Massimo livello di affidabilità
Mentre la connessione che utilizzava il protocollo di volo convenzionale poteva dare errore durante l’intera durata del volo, il modello SUCOM forniva una connessione stabile
Per il ricercatore, questa è una chiara indicazione che le interruzioni nei droni non sono causate esclusivamente dalla mancanza di copertura della rete.
Il modulo di rete mobile SUCOM può essere installato anche in droni già in uso: in Malawi, ad esempio, i droni dotati del nuovo modulo forniscono medicinali, forniture di sangue e altri materiali vitali alla popolazione durante la stagione delle piogge, coprendo distanze fino a 40 chilometri. Decollano da quattro aeroporti, ognuno dei quali ha un “pilota remoto” che entra nel percorso corrente nel sistema. Basta un clic per avviare il volo del drone. I dati necessari per farlo accadere vengono inviati a un server di Città del Capo, da dove vengono trasmessi al modulo SUCOM e quindi al controllore stesso del drone. Durante il trasporto, il drone viene monitorato continuamente dal pilota da remoto in tempo reale. Il drone è anche dotato di tecnologia satellitare, che può essere utilizzata se la connessione DSL ha un malfunzionamento. I droni possono anche essere gestiti tramite una connessione smartphone e un VPN, se necessario.
Dal Malawi a Berlino in 170 millisecondi
Per garantire il rapido trasferimento dei dati tra il drone e il server di Città del Capo, sono state apportate personalizzazioni all’hardware e al software del server. La connessione è attualmente così veloce che i droni in Malawi sono in grado di comunicare con Fraunhofer HHI in Germania in tempo reale. Ci vogliono solo 170 millisecondi per un flusso di dati per farsi strada dal drone a Berlino tramite il server a Città del Capo con un clic un cellulare.