Presentato a Messina un impianto innovativo per il trattamento del dolore

La UOS di Terapia del Dolore dell’AO Papardo ha presentato la nuova procedura
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Una tecnica innovativa nella UOC di Rianimazione e Anestesia dell’Azienda Ospedaliera Papardo di Messina che ha come responsabile la dott.ssa Zucchetti e in particolare nella UOS di Terapia del dolore diretta dal dott. Leto per sostenere il paziente nella gestione del dolore.

Si tratta degli SCS (stimolatori corde spinali), dispositivi medici impiantabili che inviano direttamente al midollo spinale uno stimolo elettrico in grado di alleviare il dolore. Le indicazioni all’impianto degli SCS.

Gli elementi fisiopatologici che accomunano queste patologie sono:

  • la terapia causalgica chirurgica non può essere eseguita
  • la terapia causalgica chirurgica è stata eseguita senza risoluzione del dolore
  • dolore neuropatico: la terapia causalgica chirurgica non è praticabile perché sono presenti alterazioni morfo-funzianali al carico del sistema nevoso tali da renderlo simile a un sistema d’allarme malfunzionanate.

Prima di considerare la possibilità di un impianto di SCS – dichiara il responsabile della procedura, il dott. Leto – il paziente deve avere eseguito un percorso terapeutico di tipo farmacologico, infiltrativo e chirurgico sfavorevole. A questo punto il dolore cronicizzatosi diventa l’elemento sintomatologico predominante della patologia ed altera la vita relazionale e lavorativa, impedisce il sonno ristoratore e crea uno stato di frustrazione che può portare ad uno stato ansioso-depressivo del paziente”.

Gli stimolatori del midollo spinale sono costituiti da fili sottili (gli elettrodi) e da un piccola  batteria simile a un pacemaker (il generatore).Gli elettrodi vengono posizionati tra il midollo spinale e le vertebre nello spazio epidurale, mentre il generatore viene posizionato sotto la pelle, di solito vicino ai glutei o all’addome.

Al paziente viene fornito un apparecchio simile ad uno smartphone con cui può regolare l’intensità dell’impulso in relazione alla sua sintoamtologia sotto guida medica,” ha proseguito il dott. Leto.

L’impianto di un SCS richiede il ricovero del paziente in regime di DH dovrà quindi rimanere 1-2 notti in ospedale. L’intervento rientra nella categoria degli interventi chirurgici più diffusi e di maggiore successo per il trattamento del dolore. E’ necessaria la collaborazione del paziente durante l’intervento pertanto quest’ultimo deve rimanere sveglio o al massimo blandamente sedato.

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